Messi, l’inno al calcio

Aver alzato, solo pochi giorni fa, il terzo Pallone d’Oro consecutivo non ha placato la fame di successo di Lionel Messi. L’argentino non sta sprecando tempo e sta già gettando le basi per poter vincere il quarto trofeo consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno, nella storia del calcio. Dopo aver deliziato il Santiago Bernabeu, mercoldi scorso, nell’ennesima lezione di calcio impartita al Real Madrid di Mourinho, Lionel ed il suo Barcelona hanno incantato stavolta La Romaleda di Malaga, calando un impietoso poker.

Il fuoriclasse argentino ha siglato una tripletta portando a 21 reti il suo bottino personale, nella Liga. Numeri assolutamente mostruosi per un giocatore che ha già fatto la storia e ancora ne farà, per molti anni ancora.
A Malaga, Messi ha mostrato ancora una volta tutto il suo repertorio, tre reti che a vederle segnate da Messo rasentano la semplicità più assoluta, ma che in effetti nascondono un coefficiente di difficoltà elevatissimo che solo un fuoriclasse della sua caratura può trasformare in normale amministrazione.     
Di testa il primo gol, due azioni personali gli altri due gol con due tocchi morbidi e precisi che si sono insaccati docilmente alle spalle del malcapitato portiere del Malaga che, oltre ai tre gol dell’argentino, ha dovuto raccogliere dal sacco anche il decimo sigillo personale in campionato del Nino Maravilla, Alexis Sanchez. 
Parlare dell’ennesima vittoria del Barcelona e delle prodezze del suo uomo più rappresentativo è affare fin troppo noioso in questi ultimi anni, ma è un dovere inneggiare a tanta bellezza, calcisticamente parlando, quando si ama il calcio e si vede una squadra che riesce ad esprimerlo a livelli mai raggiunti prima e forse mai raggiungibili per molti anni a venire.

Messi ed il Barcelona hanno fatto il loro dovere aspettando il Real Madrid impegnato tra le mura amiche contro l’Athletic Bilbao, portandosi momentaneamente a due lunghezze dai Blancos. Sarà importante verificare se il Real Madrid avrà accusato il colpo della sconfitta casalinga patita in settimana dal Barca. Sentire il fiato dei Campioni del Mondo sul collo non è facile per nessuno, nemmeno per il Real schiacciasassi di quest’anno che però sta manifestando qualche cenno d’insofferenza, a partire da Pepe, autore di una pessima partita in settimana fatta da rudezze brutte a vedersi e a descriverle, e anche da Cristiano Ronaldo, eterno secondo all’ombra di Messi,  ultimamente vessato in qualsivoglia stadio avversario in cui metta piede, e sbeffeggiato dalle platee inneggianti al suo rivale.

Non resta che attendere e gustare l’ennesimo capitolo di questa sfida infinita, melodia calcistica fatta di note delicate ma profonde, scolpite nella memoria e di cui non ci stanca mai di raccontarne le emozioni. Ben vengano, quindi, questi magnifici interpreti a farci gustare ancora momenti esaltanti che, per fortuna, nulla hanno a che vedere con vicende che infangano la bellezza di questo sport. Interpreti  come Messi, autentico inno al calcio.

 

 

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