De Giovanni: “Benvenuti a Napoli, la capitale del male”

Prego, signore e signori, accomodatevi. Benvenuti nella Capitale del Male. Preparatevi  a provare il brivido del rischio, a confrontarvi con gli abissi del  peccato. Qui nulla è normale, niente è come sembra: in ogni passante  apparentemente innocuo si nasconde un efferato criminale; dietro ogni  finestra, alle spalle dei portoni semichiusi si svolgono traffici  illeciti. La droga scorre a fiumi, ci si accoltella e si spara per un  nonnulla e la spazzatura, se non la vedete, è stata abilmente occultata.  Come ha scritto il giornalista di Vogue, commentando una innocente  frase dei fratelli Coen, qui se vedete qualcuno correre non è un  appassionato di jogging ma uno scippatore in fuga. La Capitale del Male, signore e signori, è un posto diverso da qualsiasi  altro: gli stessi delitti che altrove sono rubricati come drammi della  follia o crimini certamente riconducibili all’immigrazione clandestina,  qui sono figli del degrado o, peggio ancora, della naturale inclinazione  degli abitanti verso la delinquenza. Lo hanno scritto famosi e  compianti giornalisti, lo sostengono interi movimenti politici, lo  sottintendono molti opinionisti in tivù. La Capitale del Male è un  cancro sociale, e andrebbe estirpato: lo ha detto addirittura un ex  ministro, quindi dovete approfittare per vederla, prima che qualche  benpensante la rada al suolo. E non lasciatevi ingannare dall’apparente  bellezza del suo panorama (probabilmente una scenografia montata ad arte  dalla camorra) o dalla bontà del suo cibo (evidentemente sofisticato): è  tutto fatto apposta per attrarvi, per poi impadronirsi dei vostri  Rolex. Anche l’effimero, nella Capitale del Male, è fraudolento e  adulterato. Il calcio, per esempio. Poco importa se dall’indagine sul  calcioscommesse, nell’ambito della quale il capitano della squadra di  Bergamo e altri calciatori di squadre del nord sono stati sottoposti ad  arresto, continui a emergere il marcio altrui: sarà delle  intercettazioni e dell’unico indagato (su diverse decine, e comunque ex  tesserato) della squadra della Capitale del Male che si parlerà, e il  celebrato settimanale «Panorama» titolerà le due pagine dedicate  all’argomento: «Calciosospetti alla napoletana», salvo pararsi con  decine di condizionali dal rischio di legittime azioni legali. E  ricorderemo che alla Capitale del Male non è permesso nemmeno perdere in  maniera pulita: nell’ottantotto, quando una squadra stanca nel corpo e  nella mente, vittima di divisioni e lotte nello spogliatoio, cedette di  schianto a un Milan che su quello scudetto trovato per terra costruì  tutte le sue fortune, si disse che era chiaro che il campionato era  stato venduto alla solita onnipresente camorra; per consentire di non  pagare le scommesse clandestine, tutte in favore degli azzurri. Ora  però, signore e signori, vi offriamo il meglio: un video del portiere  della Squadra del Male, certamente formata da corrotti e malvagi, che al  gol del proprio compagno contro il Lecce si produce in un plateale  atteggiamento di sofferenza. Sì, è vero: in tutto e per tutto simile  all’atteggiamento di chiunque di noi, quando finalmente si viene a capo  di una faticosa e complicata situazione; ed è anche vero che nemmeno un  idiota, se avesse qualcosa da nascondere, mostrerebbe il proprio  malessere sapendo di essere costantemente inquadrato da una quindicina  di telecamere. E sì, bisogna ammettere che il calciatore in questione è  uomo colto e intelligente, dall’onestà salda e dimostrata e con alle  spalle una carriera lunga e costellata di successi; e che in quella  stessa partita aveva salvato la propria porta da par suo in almeno due  occasioni, contribuendo come sempre in maniera determinante alla  vittoria della sua squadra. Ma montando il video con la giusta musica e  con l’opportuno commento, nessuno di voi, signore e signori, potrà  sentirsi meno che certo di essere testimone di un losco intrigo. In  fondo, si tratta o no della Capitale del Male? Qui tutto è sporco, tutto  è corrotto, tutto è imbroglio.

Fonte: Il Mattino

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