“Copa Juvenil Sao Paulo” in Brasile, fucina di …nomi assurdi!

A molti potrà sembrare un videogioco, oppure uno scherzo che qualche emittente televisiva ha organizzato a pennello per prendersi gioco del “vip dello sport” di turno. Ed invece è tutto vero, il surreale (soltanto per i nomi dei partecipanti, si intende)  torneo giovanile brasiliano “Copa Juvenil” San Paolo, è uno dei più importanti e seguiti in Brasile e non solo,  tant’è che molti osservatori europei organizzano trasferte transoceaniche per seguiere con estremo interesse le gare della manifestazione per segnare sul proprio taccuino i nomi di campioncini in erba. A scendere in campo quest’anno sono i ragazzi del ’94, anno dei Mondiali negli Stati Uniti, e per questo motivo che molti dei partecipanti nelle squadre giovanili hanno nei propri soprannomi (che in Brasile hanno quasi la valenza dei nostri cognomi) nomignoli a dir poco “fantasiosi”. In queste ore, ad essere sotto i riflettori è sicuramente Roberto Baggio, da come si evince dal sito Gazzetta.it.

 

 

 

 

 

Ha 17 anni e ha segnato il gol vittoria contro il Vila Nova. Si chiama così, ha spiegato lui stesso intervistato da Sport Tv “perché mio padre nel 1994, anno in cui sono nato il 9 agosto, stava assistendo davanti alla tv alla finale dei Mondiali fra Brasile ed Italia. Al momento del rigore di Baggio, papà giurò che se il numero 10 azzurro avesse sbagliato avrebbe dato il suo nome al figlio che gli stava per nascere, cioè io. E così ha fatto, e per questo all’anagrafe sono Roberto Baggio”. Di certo non è il nome più singolare, se si tiene in considerazione che, per rendere omaggio a Romario, eroe di quel Mondiale, sono stati “sacrificati” ben 15 elementi, tra cui proprio il figlio di Romario in persona (si chiama Romarinho e gioca nel Vasco ). Nel torneo c’è anche il figlio di Bebeto, che gioca nel Flamengo e fa il centrocampista. Di certo non poteva chiamarsi con un nome semplice, ecco perchè è stato chiamato …Mattheus. Il plebiscito alla sfilza di campioni si completa con Rudigullithi, estrapolato in maniera alquanto bizzarra dal campione ex milanista Gullit. Gioca nel Fluminense, e non sarebbe male vederlo giocare accanto a Raikard, del Brasilis. Troviamo poi un Baloteli, di certo recente visto che nel ’94 Supermario era un bambino. Si porebbe continuare all’infinito, volendo considerare i nomignoli più assurdi, da Muralha (The wall), a Salcicha (salsiccia ) a Bananinha (come lo tradurreste?). Il culmine lo si raggiunge leggendo il nome all’anagrafe di questo 18enne del Figueirense: si chiama Roger Alan Michel Diego Alexandre Cerezine de Souza Vilas Boas. … ci piacerebbe chiedere alla madre dove fosse il giorno in cui il papà ( leggermente propenso ad assecondare la sua passione per il calcio) è andato a dichiarare il nome di suo figlio all’ufficio nascite. Distrazioni fatali, oseremmo dire. Stranezze dal mondo del calcio, almeno queste fanno sorridere.

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