Dio e Maria Soledad: i grandi amori del Matador Cavani

 

Maria Soledad, la bella moglie dallo sguardo dolce e rassicurante di Edinson Cavani, è nata a Salto (Uruguay) e, come suo marito, ha origini italiane. Sarà per questo che parla discretamente bene la nostra lingua.

Il Matador, quando l’ha conosciuta, le ha fatto una linguaccia, perchè ha pensato che se una ragazza così bella, dopo un gesto tanto atipico, gli avesse rivolto la parola, sarebbe stato un buon segno. La sua intuizione si è rivelata giusta, giacché i due sono sposati dal  6 Giugno 2007.

Nel 2004 Soledad si trasferisce in Uruguay centrale, per seguire il suo Edison che inizia la sua carriera di calciatore con la squadra del Danubio.

Il 2008 approdano  a Palermo, in seguito all’acquisto dell’attaccante da parte del club rosa-nero di Zamparini.

Nel 2010 l’arrivo a Napoli, città alla quale saranno per sempre legati, poiché qui, il 17 Marzo 2011 è nato Bautista, il loro primo figlio. La scelta di far nascere il bambino a Napoli fa comprendere la grandezza di Soledad, se fosse stata una donna capricciosa ed egoista, capace di pensare solo a sé stessa, poteva chiedere al marito di tornare nella sua città per far nascere il piccolo e invece ha capito che la priorità in assoluto di Edinson è il calcio.  In questo modo, l’attaccante azzurro ha potuto assistere la parto e ha perfino immortalato alcune scene filmandole con una videocamera

È un sogno, un dono di Dio. Per noi il suo arrivo è stato un momento di gioia straordinario che ci ha voluto regalare Dio. In questo modo la stessa Maria Soledad racconta le emozioni legate alla nascita di Bautista, all’autrice del libro-biografia di Cavani: “quello che ho nel cuore”. All’interno del quale libro viene raccontato anche il  dolore vissuto dalla coppia in seguito alla perdita del primo bambino.

La fede che ha Cavani in Dio è come quella che i tifosi napoletani nutrono per la loro squadra. Fede che lo accomuna a sua moglie, con la quale condivide il grande amore per Dio.

La famiglia Cavani ha un pastore in Uruguay, è il loro padre spirituale.

Così Soledad racconta la loro vita: “Dio ci accompagna in tutte le nostre scelte, c’è in ogni cosa della vita di Edy, della nostra vita: siamo uniti dal nostro grande amore e dalla nostra fede.

Con gioia ho seguito tutte le scelte della sua carriera, quando scelse di venire a giocare in Italia, sono felice per il suo lavoro, per i suoi successi. Stare vicino al proprio marito la ritengo una cosa normale: il nostro è un matrimonio felice. Siamo persone normali che cerchiamo di vivere una vita normale”.

Il Matador adora gustare la sua torta preferita, a base di pan di spagna e a provvedono le mani della sua dolcissima moglie a non fargliela mai mancare.

Riguardo al rapporto tra Cavani e Napoli e il suo approccio con la città, la Signora Cavani afferma: Vivo questo momento con grande gioia, a Napoli ci troviamo molto bene: Edy è felice di vedere tanto amore nei suoi confronti da parte dei tifosi. Ci sembra di essere in Uruguay. Ci troviamo benissimo in città e Edy è felice della sua squadra, dei compagni, delle vittorie. Quando alza le mani verso il cielo significa che ringrazia Dio dell’opportunità che gli ha dato, cioè quella di fare gol, o comunque di essere in campo. Quando  vede i tifosi presenti allo stadio che emulano il suo gesto alzando tutti le mani al cielo, per lui è il più grande ringraziamento che possa mai ricevere. Auguro a Edy buona salute, tanta serenità e da un punto di vista professionale di segnare ancora tanti con la maglia del Napoli, una squadra che ama, una città bellissima”

In occasione del suo compleanno, il 14 febbraio scorso, Soledad ha regalato a suo marito un quadro che raffigura la sua esultanza con la maglia del Napoli. La numero sette.

In questo modo Lady Cavani ha voluto incorniciare l’indimenticabile annata in azzurro del suo Matador.

 

Luciana Esposito

 

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