Carratelli: “E’ un sogno realizzabile”

Il giorno più lungo, il sogno più bello, da Napoli a Vila Real, due ore  di aereo e un lungo percorso in pullman e in auto per gli appassionati  azzurri, l’appuntamento più eccitante della stagione, questo traguardo  splendido di entrare fra le sedici regine d’Europa negli ottavi di  Champions, andando sull’altra sponda del Mediterraneo, in un piccolo  stadio grazioso, non furente, il Madrigal, che è come un piccolo teatro  del football.
Una vittoria per ritrovarci con Benfica, Real Madrid, Arsenal,  Barcellona, Milan, Inter, Bayern, le squadre già promosse agli ottavi,  mentre si annunciano in arrivo, salvo sorprese, il Manchester United,  l’Ajax, il Chelsea. Lavezzi, Cavani, Hamsik contro Ronaldo, Messi,  Drogba, Rooney, le stelle d’Europa con tre azzurri in corsa nella top  undici della Champions: Maggio, Hamsik e Cavani. Momenti di gloria.
Gli azzurri sono a Castellon de la Plana, dieci chilometri da Vila Real.  Sei milioni di tifosi in tutto il mondo avranno stasera gli occhi  puntati sulla tv per il Napoli più ambizioso della presidenza De  Laurentiis, per il Napoli di Mazzarri che vuole sfondare in Europa per  prestigio, soldi e un salto d’immagine impensabile sette anni fa, nelle  macerie del fallimento. Niente radioline per sentire che cosa fa il  Manchester City contro il Bayern (senza Robben e Kroos). Non si fanno  calcoli. E, se Pandev ha detto “questa è la partita della vita”, che sia  la partita della vita per gli azzurri, che diano tutto, senza calcoli.  Perché una vittoria, solo una vittoria (quotata dai bookmaker 1,63, da  gran favoriti; 4,75 per il Villarreal) respingerà qualsiasi risultato e  la rimonta del City. Il Napoli deve giocarsi da solo il suo destino. Lo  sa ed è caricato a mille.
Il Villarreal ha un centrocampo di fini palleggiatori e là vorrà  condurre il suo gioco con un possesso-palla superiore, una circolazione  avvolgente, una ragnatela di passaggi per disorientare il Napoli e  aprire un “buco” nella difesa azzurra. Il pelato Borja Valero, 26 anni,  cervello e corsa, è il regista di tutto il movimento che coinvolge il  trentenne Cani, l’esperto Bruno Soriano (27 anni), l’anziano brasiliano  Marcos Senna (35 anni) e Jonathan De Guzmàn, 24 anni, il più brillante,  centrocampista offensivo pronto al tiro, canadese di madre giamaicana e  padre filippino. Sono i cinque cavalieri dell’Apocalisse valenciana  contro cui bisognerà sfoderare un pressing notevole per intralciarne la  manovra, spezzarla e ripartire prima che il pallone giunga al recuperato  Nilmar (due mesi fermo), il longilineo brasiliano (27 anni) che è il  terminal del gol in assenza di Giuseppe Rossi. Il Villarreal verrà  avanti anche sulle fasce, ma qui dovrà pur preoccuparsi degli esterni  azzurri che difendono e attaccano. Una punta per i valenciani, De Guzmàn  più a sostegno di Nilmar, gli altri centrocampisti più arretrati. Si  prevede un 4-4-1-1 del Villarreal. Ma è possibile che Garrido, che non  ha più nulla da perdere, giochi con due punte (Ruben con Nilmar)  rinunciando a uno dei centrocampisti (Marcos Senna).
Se rompe il palleggio dell’avversario (Gargano su tutti, ma si faccia  animo Inler e qualcuno dei difensori si stacchi) il Napoli ha le “molle”  per schizzare avanti e colpire. Le puntate elettriche di Lavezzi, il  genio di Hamsik, le galoppate di Cavani sono le armi delle ripartenze  azzurre. Il Villarreal, alla ricerca orgogliosa della prima e unica  vittoria in Champions, potrebbe scoprirsi e allora è fritto. Ma non si  butterà avanti per essere infilato. Conosce i fulmini del Napoli e  costruirà il match con un centrocampo attento, non sbilanciato, e due  dei centrocampisti più arretrati a protezione della difesa. La partita  sembra questa. Andiamo a vedere se sarà diversa.

Fonte: Il Roma.net

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Carratelli: "E' un sogno realizzabile"

Impostazioni privacy