“E adesso siamo occhi negli occhi…”. Quello che nessuno vi dirà sugli sc(h)emi di gioco

26/10/11 Ore 20.30,

Prepartita.

 Ilaria D’amico avvista  un certo “Entusiasmo Pacato” che si nasconde negli spogliatoi del Napoli. E’ curiosa  così gli domanda: “Entusiasmo come mai sei Pacato? E soprattutto: perché ti nascondi?” e Lui: “Io in realtà sono sempre lo stesso, siete voi giornalisti che vi fate i film in testa. Ti confesso che io i film preferisco produrli!”. Eccitata dello scoop appena appreso la bella Ilaria al primo Studio Sport (nome con cui si intende chiamare la pubblicità qui a Sky), va su Facebook, chiede l’amicizia ad Entusiasmo Pacato e, appena lui accetta, lo tagga in una foto di De Laurentis.

Finisce Studio Sport e la bella Ilaria sbuffa perché si stava divertendo… Ora le tocca lavorare e annuncia: “Adesso potete anche mettere sui collegamenti che vi interessano perché abbiamo deciso di farveli vedere!”. Tutta entusiasta vado finalmente anch’io nello spogliatoio che mi interessa.

Aronic man è tutto contento perché, dopo aver ufficialmente protestato con la casa produttrice della sua gelatina ufficiale per avergli: “Intenzionalmente diminuito le dosi di grasso animale ivi contenute provocando, di fatto, danni per sé e per tutta la formazione…”, ha ottenuto come risarcimento danni 20 confezioni in omaggio.

Le notizie “vere” del giorno però sono altre…

La prima è che sta per iniziare l’unico match di cui, se sommi i punti delle due avversarie fa somma 26!

Che notiziona!

La seconda, meno importante ma la riportiamo cmq,  è che Lavezzi ieri ha festeggiato un anno di astinenza qui al San Paolo. Una cosa tipo il film 40 giorni e 40 notti. A lui erano 365.

La festa si è tenuta ovviamente sul luogo incriminato, a porte chiuse, con ballerine slave e portoricane fornite dagli Amici di Maria. Le ragazze danzavano contorcendosi nelle reti sulle note di “Notti magiche” di Gianna Nannini. Tutto per sbloccare  la situazione.

Alla fine della festa le cubi-cioè-le ballerine si sono lamentate poiché il Pocho, nell’udire la voce di Gianna Nannini, abbia esordito così: “Siii, è proprio lei la donna che ho sempre sognato!” mandandole in bianco.

Le ragazze derise, hanno visto sminuire tutta la categoria ballerine. Furiose hanno chiesto alla De Filippi di fare il passaggio alla categoria cantanti  facendo un piccolo esame orale. Maria ha detto NO per una questione di “Collo del piede”. Non conoscendo i termini tecnici italiani, e non sapendo dove appigliarsi, hanno accettato la situazione.

Mentre dico tutte queste scemenze i ragazzi hanno già fatto un sacco di fossi nel campo, ad Hamsik hanno annullato un gol perché in realtà lo aveva fatto Asamoah ma era in fuorigioco, Cavani ha esordito come difensore, Dzemaili come titolare, Aronica ha scoperto che l’arbitro si è fottuto un barattolo di grasso animale e si sente stranamente lusingato di ciò. Intanto siamo al 20esmo e strabuzzo gli occhi mentre Lavezzi mette in atto una sforbiciata degna di Alessandra Celentano e la mette finalmente dentro!

“Ummarò si è sbloccato!” Penso io, La De Filippi non la pensa come me… Questa sforbiciata tanto perfetta le è sospetta: nella sua mente si fa spazio l’idea che abbia mandato in bianco le spoglirell-cioè-le cubiste, uff, le ballerine, a causa di una relazione nascosta con la docente. Decide che indagherà.

Lavezzi sbloccato inizia a correre in ogni direzione, vuole il secondo, poi il terzo, poi vuole il quarto. Ovviamente non gliene riesce nessuno, ma almeno ci si tiene in movimento perché fa abbastanza freddo in campo. Al 42esimo Asamoah viene ammonito per un fallo su Dzemaili il quale, per la relativa punizione propone: “Ragazzi che ne dite di provare a fare un po’ il GIOCO DEGLI SCEMI?”. Maggio lo guarda stereo fatto e gli dice: “Intendi forse GLI SCHEMI DI GIOCO?”.  Dzemaili ribatte: “Quelle cose con le lavagne, le luci, le anatre e le foche!”. E Maggio: “Tu vedi lavagne in giro?”. E Dzemaili ancora: “Yamm bell fratè, nu poc e fantasia!” che in macedone significa: “Amico, ti aiuto io!”.

Detto fatto, segna proprio  Maggio. Siamo 2 a 0.

Finisce il primo tempo. Dopo 45 minuti + 4 finisce il secondo, non prima di aver permesso anche a Zuniga di fare la sua (s)COMPARSA di turno. Quella in cui la rete gli dice:

 “E adesso siamo occhi negli occhi e non serve a niente sbagliare…”.

E lui sbaglia…

E voi pensate sia un semplice errore, e magari ridete anche… Senza sapere che stà tutto lì, è proprio  in Juan Camillo che si sta materializzando il nostro SCHEMA DI PUNTA: “Fà è sciem p nu jli à uerr”.

 

Have a good night.

 

Di Brigida Rastiello

 

 

 

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