365 volte Lavezzi

Ieri al San Paolo Il Napoli è tornato a fare il Napoli che abbiamo ammirato nelle notti di Champions, Ezequiel Lavezzi ha fatto gridare gli innamorati della maglia azzurra. Sono trascorsi oltre 365 giorni per rivedere il Pocho esultare nel suo stadio. Oltre al sorriso, l’asso argentino trova un goal ad altissimo coefficiente di difficoltà: una perla. 

Però pochi minuti dopo riecco il Lavezzi che conosciamo, non riesce a concretizzare un a facile situazione da rete sfruttando una palla regalata da un’incertezza della difesa friulana. Sfreccia per il campo come una saetta, è difficile rimproverarlo per la chance fallita. Ma il Pocho sa fare solo gol difficili? La finalizzazione per un attaccante è il pane per i suoi denti, ma Lavezzi non è un semplice attaccante: lui rompe gli schemi. E’ una mina vagante, grazie alle sue accelerazioni e alle sue triangolazioni riesce a scardinare i sistemi difensivi più collaudati. Infatti l’Udinese, fino a ieri sera, in 8 partite di campionato aveva incassato una sola rete.

La marcatura è solo la punta dell’iceberg per Lavezzi, l’importanza e il contributo che il numero 22 del Napoli fornisce al sistema di gioco impostato da Mazzarri, prescinde dalla sua vena realizzativa. Il suo compito e far segnare, poi se arriva qualche gemma preziosa non può far altro che regalare una gioia ai tifosi azzurri: 365 volte forza Lavezzi!

Alessandro D’Auria

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