“Niente paura, ci pensa De Santis m’han detto così!”

18 ottobre 2011 ore 19.25,

Sono nel magico mondo dei sogni in fila ad una bancarella per comprare i fazzoletti bagnati del sudore di Lavezzi a 2 euro e cinquanta. Mi chiedo come sia possibile che prima ancora della partita i fazzoletti siano già tanto bagnati; mi chiedo come sia possibile che i fazzoletti siano stati ripiegati e rimessi nelle confezioni, re-imballati in plastica senza che si veda nulla; mi chiedo infine se con questi miseri DUE EURO E CINQUANTA si riesca a coprire i costi di gestione di questo innovativo show business… Mentre penso, il terzo fratello di Boateng mi domanda: “Devi pensarci ancora molto? Guarda che il passaggio a livello si è aperto”. Gli mollo i 2,5 e vado avanti.

Ore 20.35 prima inquadratura del San Paolo che vomita di gioia, i ragazzi entrano in campo mentre Bi e Ci raccontano degli ottimi paccheri e della parmigiana di melanzane che gli ha preparato Patrizia la loro amica di Napoli. Capisco che è una zeppata per Sky che oramai taglia pure sulle cene ai dipendenti in trasferta… EKKEKK… direi… Ma no,,,

Inizia la partita sullo ZERO A UNO dato che all’arbitro Olegario non piacciono le “simmetrie” e decide che è opportuno iniziare da un risultato dispari. Minaccia di sospendere la gara in caso non gli venga accordato. De Laurentis si fa due conti: Se dice di No, mandare a casa i tifosi gli costerebbe 2.5 milioni di euro escluso i diritti tivvù. La scelta è obbligata.

I ragazzi hanno comunque ben 90 minuti per rifarsi: i primi 10 li giocano in modalità STAND BY ovvero quella del pilota apatico e automatico, poi passano alla modalità STAND BY ME che consiste nel giocare tutti insieme e appassionatamente nella zona della propria area difensiva, passano poi alla modalità BYE BYE che consiste nel lanciare le palle tutte a Lavezzi che poi le manderà in cielo salutandole, ci si consolida, infine, sulla modalità BAY ERN ovvero quella in cui gli avversari “nu jettn e nu fann passà manc nà pall”.

Al Napoli non resta che attendere lo sciogliersi del grasso animale dalla testa di Aironic Man, intanto io mi domando come fanno questi “Bavesi del …” a non far filtrare manco una palla. Chiedo a Bi e Ci delucidazioni in merito, Bi e Ci ancora affamati mi mostrano a rallenty che stì tedeschi possono bloccare tranquilli con le mani per via di un permesso speciale che gli ha rilasciato Olegario prima della partita. In pratica ha deciso di affidare ad una delle due squadre questo diritto speciale lanciando una monetina da sopra gli spalti: se prendeva in pieno la testa di qualcuno ferendolo gravemente il permesso andava al Napoli, il caso contrario al Bayern. Meglio così tutto sommato!

Alla fine loro so bravi si, ma gli azzurri  “Genio e sregolatezza” e al 39esimo segniamo NOI con BradensBumber!!! (Credo sia qualche nuovo soprannome inventato da Auriemma).

Maggio intanto, tutto contento per il gol del compagno (a cui ha fatto l’assist) passeggia per il campo e viene ammonito perché a Olegario iniziano a girare per via delle “simmetrie”. Non soddisfatto dell’ammonizione a Maggio continua ad ammonire un po’ di gente in preda all’ ira, alla fine concede un rigore al Bayern prendendo spunto da un passaggio in cui Cannavaro subiva una pallonata alle spalle. 

 “Niente Paura ci pensa De Santis mi han detto così…”, ribatte Cannavaro quando Bi e Ci increduli gli domandano: “Capitano ma glielo vuoi dire che il rigore non c’era ?”.

Alla fine è così, De Santis si supera, para il rigore, ri-para una palla avvelenata di un’altra azione malefica e manda tutti sotto gli spogliatoi in parità.

Si rientra e il Napoli ci prova, non riesce a quadrare ma l’intenzione c’è… A Napoli vivere di intenzione, di principio, di fiducia, di stenti… SI’: a Napoli si può ancora!

Alla fine l’arbitro rimane commosso della morale appresa sul campo. Ammonisce Ribery per “Simulazione” al 60esimo. Ah, che bella  Napoli! Qui puoi trovare mogli che domandano ai mariti: “Caro? Che cosa significa la parola si-mu-la-zio-ne?”.

E trovi persino dei mariti che le rispondono…

 

Show must go on…

 

Di Brigida Rastiello

 

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