Aronica e Zuniga: da gregari a titolarissimi

Nel Napoli attuale, capace di farsi un nome in Europa e di lottare con le milanesi e la Juve per lo scudetto, non ci sono solo quei tre fenomeni lì davanti. Se la squadra di Walter Mazzarri ha compiuto passi da gigante dal punto di vista della personalità è merito dell’intera rosa azzurra. Infatti le prime due prestazioni in Champions degli azzurri sembrano lontane anni luce dalla sbiadita partecipazione in Europa League dello scorso anno. In questo principio di stagione due “insospettabili” stanno giocando alla grande, ricevendo i meritati onori delle cronache: Salvatore Aronica e Juan Camilo Zuniga.

 

Aronica: Il “lucchetto palermitano” sembra un personaggio uscito da un racconto di Kafka: una vera e propria metamorfosi quella del jolly difensivo siciliano. La sua Europa League fu un disastro tanto quanto la sua Champions, per il momento, è un trionfo. Sicuro di sé, attento nelle marcature e in perfetta sintonia con i colleghi di reparto, Totò Aronica, al suo terzo anno nel Napoli, ha completato la sua trasformazione da anatroccolo in cigno e ora può vantarsi di essere un titolarissimo.

 

Zuniga: Il terzino colombiano è l’esempio vivente di come non si debba usare il termine “bidone” senza cognizione di causa. Scelto da Pierpaolo Marino tre stagioni fa e pagato quasi 9 milioni d’euro, Juan Camilo Zuniga ha iniziato la sua avventura in azzurro inanellando prestazioni scadenti e scivolando velocemente in panchina. Ma con l’avvento di Mazzarri, il numero 16 partenopeo ha cominciato a crescere (imparando anche a giocare sull’out mancino) e tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di questo sembra letteralmente inarrestabile: uno dei migliori fluidificanti in giro per l’ Europa, al punto che il Barcellona si è interessato al giovatore sudamericano. Ora Juan Camilo è una vera garanzia per il Napoli ed un altro titolarissimo per Mazzarri.

 

Se il Napoli vuole vincere finalmente qualcosa ha bisogno dell’apporto di tutti: Aronica e Zuniga rappresentano l’esempio da seguire per una squadra che vuole puntare in alto.

 

Marco Soffitto

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