Il peccato di presunzione si può facilmente confondere con l’infortunio di un giovane esordiente, che tra l’altro fino a quel momento era anche sembrato all’altezza della situazione. A sentire Mazzarri, però, il turnover lo rifarebbe, eccome. Ma era davvero il caso di rinunciare agli uomini migliori proprio nella tana della bestia nera dello scorso campionato? Con sole due giornate nelle gambe, quando la forma fisica si deve ricercare accumulando minuti nei muscoli piuttosto che riposando?
Gli azzurri pagano a caro prezzo le valutazioni del tecnico, puniti da un modesto Chievo che capitalizza al meglio l’errore di Fideleff, proprio nel momento in cui tutti credevano che con l’ingresso in campo della cavalleria – Hamsik, Cavani, Inler – si sarebbero ristabilite le naturali gerarchie. Il Napoli-B non è dunque all’altezza dell’undici titolare. Il ricorso al turnover, con queste seconde linee, dovrà essere preso in considerazione solo in caso di infortuni e squalifiche. E magari in Coppa Italia, se proprio si vorrà far rifiatare i fuoriclasse.
CONSIGLI PER IL MISTER – Non sapremo mai le effettive valutazioni alla base delle scelte del tecnico. Nè tantomeno se Mazzarri è stato davvero sincero quando a fine gara ha difeso la scelta del turnover. Fatto sta che si è persa una grande occasione: consolidare il primato in classifica (a punteggio pieno) ed il tasso di autostima del gruppo. Rinunciare ai migliori è un lusso che questa squadra, almeno fino al mercato di gennaio, non può concedersi.
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