Bentornato San Paolo!

Valigie quasi pronte, ultime ore di lavoro da archiviare, testa già in vacanza da una vita, ma siamo ancora qua in città e la prima al San Paolo, seppur amichevole, non ce la vogliamo perdere per nulla al mondo. Ore 20:45 gli azzurri affrontano il Penarol, squadra uruguayana di spessore. Siamo pronti per la partita, ma siamo pronti soprattutto a riabbracciare i compagni di curva che anche quest’anno ci accompagneranno in una nuova avventura. Qualcuno nel frattempo si è sposato, qualcuno pare sia già in vacanza, qualcun altro ha desistito per lavoro. Ma è come se fossero lì anche loro insieme a noi.

Ci aggiorniamo sulla questione abbonamento e, chi in due minuti, chi, come la sottoscritta, con più peripezie e quattro ore di fila con abbronzatura da botteghino annessa, siamo tutti in possesso del lasciapassare per il prossimo anno. Avere l’entrata assicurata è una prerogativa che nessuno vuole abbandonare, neanche chi sa che quest’anno una buona parte se le perde per motivi di lavoro. Anche in questo caso, è come se ci fosse perché allo stadio lo porteremo noi col cuore.

Raccontiamo del ritiro di Dimaro, delle belle sorprese come Fernandez, Dezi e “Smail” (ormai l’abbiamo ribattezzato così), delle aspettative non deluse come Inler, della stima recuperata in Lucarelli e delle conferme come Hamsik e Maggio.

Raccontiamo di quello che più ci ha impressionato, cioè la sagra delle 10 tappe con 10 bicchieri di vino diverso. Se prima non hanno battuto ciglio, ora vogliono tornare con noi l’anno prossimo. Che allegra compagnia che ci siamo scelti! Non poteva essere altrimenti!

Il pre-partita va veloce, con un velo di tristezza per l’assenza dei chicchirichì e con un pizzico di orgoglio nel commentare un video girato in rete in settimana in cui si vede Cavani pubblicizzare i Ricardito. Praticamente i chicchirichì sudamericani! (http://www.youtube.com/watch?v=tHKi9Gc9d0Q&feature=player_embedded)

Siamo consapevoli di avere fatto tendenza e ne siamo alquanto felici, soprattutto i  nostri portafortuna ora hanno un motivo in più per fare il loro dovere dal 28 agosto. Data in cui pagheremo oro qualsiasi salumeria o supermercato per trovarli nonostante il caldo torrido. Sono beneaccetti suggerimenti!

 

Il rito lo facciamo comunque, ma con l’immancabile caffè Borghetti. C’è chi addirittura suggerisce di tatuarlo sul braccio. L’idea piace e già prevedo una nuova tendenza!

Ore 20 o giù di lì entra la squadra. Sono accolti dalle solite due canzoni, ma poi il D.J. ha una svolta più estiva, da discoteca, tant’è che non ascoltiamo neanche la preferita del nostro portierone. Speriamo che sia solo dovuto ad un clima vacanziero e ad un contesto amichevole, perché, chi l’avrebbe detto, Claudia Mori già ci manca.

A proposito di De Sanctis, da casa ci chiamano per avvertirci che finalmente è arrivata la convocazione in Nazionale. Doveva farsi male Viviano, e questo ci dispiace, per far notare al ct Prandelli la presenza nel nostro campionato di grandi portieri.

Ovviamente non possiamo non commentare la maglia revival di quest’anno. Talmente revival che i più nostalgici cominciano a delirare e indicare Bagni, Francini, Fusi e a chiedere se è entrato Citterio.

La partita scorre via con pochi sussulti, belle triangolazioni nel primo tempo, due goal, uno per parte,  nel secondo, intervallati da parecchi sbadigli. Il gruppo si divide su Lucarelli. Certo, non è velocissimo e non è giovanissimo, ma ci prova, ci mette il cuore, sperando che regga ai rari scatti in avanti. Intanto è lì e si fa sentire. E con le “buone” e qualche urlo scherzoso imponiamo la nostra opinione a chi invece non gli dà fiducia. Buona prova di Mascara che però su una punizione ci fa quasi rimpiangere Gargano. Inler invece non ce lo fa rimpiangere, buona visione di gioco, passaggi millimetrici e bella intesa con Hamsik. Anche se con i tiri non è ancora in forma. Lui che al San Paolo la porta l’ha già ingarrata una volta e ce lo ricordiamo tutti bene.

Cominciamo a vedere la partita in piedi, ma poi piano piano ci sediamo. Siamo anche noi in fase di preparazione. Per il 28 saremo più tonici e pronti.

Durante il secondo tempo la squadra cambia totalmente e si vede. Entra anche Rinaudo e si sente. Fischi per lui ogni volta che tocca palla. Perdoniamo tutto e tutti, ma non chi va alla Juve  ribadendo di essere andato “finalmente in un grande club”. Gli facciamo presto capire che non è all’altezza di un grande club e può andare via. Pare che per lui ci sia un’altra maglia bianconera. Quella del Siena. L’unico grande club bianconero in cui possa giocare.  Che colga la sua occasione.

Entra anche Santana, fa molto poco, qualche nota stonata e un commento dagli spalti: “SANTana, mo ti levano pure dal calendario”. Blasfemi! Ma pare che Santana sia la maggior fonte d’ispirazione tra i tifosi. Speriamo non sia solo questo.

Il pareggio arriva all’ultimo minuto. Non accusiamo molto il colpo. Il clima è vacanziero e il contesto amichevole pure per noi. Qualcuno non vuole andare via perché sul biglietto c’è scritto “Trofeo MSC” e vuole vedere i rigori per sapere a chi viene assegnato.

Abbiamo bisogno di vacanza un po’ tutti.

E allora, il 28 si comincia con il Genoa. Gemellata, considerata dal nostro Presidente “abbordabile”.  Noi l’accoglieremo come nostro solito. A braccia aperte. Consapevoli che questa è la nostra grande stagione e, gemelli o no,  dovremo abbordarle tutte!

 

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