Destinazione Dimaro!

Due mesi fa l’ultima avventura. A Torino contro una Juve che guardava ad altri risultati per sperare in una coppettina di consolazione. Gli è stata negata anche quella. Insomma, abbiamo concluso in bellezza.

Adesso si riparte per una nuova trasferta. Andiamo a preparare un nuovo campionato. Non uno qualunque. Un campionato da Champions.

Destinazione: Dimaro!

Abbiamo aspettato “senza Pazienza” questo momento. Poco male. La pazienza è la virtù dei “forti”. Staremo a  vedere se è capitato nel posto giusto.

Abbiamo avuto il fiato sospeso nell’intercettare una foto di Campagnaro dopo un terribile incidente stradale in cui guidava lui. E ben presto ci siamo resi conto che non erano le ferite fisiche a fare più paura.  Gli abbiamo fatto sentire il nostro appoggio anche con un oceano di mezzo.

Abbiamo occupato il tempo con la telenovela Inler aggrappandoci da sognatori maledetti, ma belli, quali siamo a quella mancata esultanza al San Paolo di parecchi mesi orsono. E i sogni, se ci credi veramente, si trasformano in…leone!  Abbiamo visto la Juve rinforzarsi e, tra gli altri, strapparci Vidal. Un nome, un bagnoschiuma. Evidentemente hanno un’immagine da ripulire. Sdrammatizziamo che è meglio. Pare che Gargano resti tra noi.

Abbiamo letto di una Lazio che non resta certo a guardare. Bel mercato, davvero. Abbiamo temuto il tradimento di Marechiaro in rossonero. Ma il Presidente del Milan si è giocato molte chances nella sua versione politica al fianco di Lettieri e nella sua versione da tribunale con il  colpo inferto ai suoi conti in banca. 

Ha tenuto botta, inutile nasconderlo, anche lo scandalo del calcio scommesse. Ma a noi piace il calcio giocato in campo e quindi ce ne siamo occupati poco. Tanto…scommettiamo che nessuno pagherà nulla per nulla?!

Abbiamo tifato Argentina e il bel calcio. Non ha brillato né l’una e né l’altro. Ci godremo il Matador in finale, ma a quel punto saremo anche già tornati. E io invece vi volevo raccontare di una partenza, non certo di un rientro. Non è ancora il tempo.

Vi volevo raccontare di 5 tifosi che domani si sveglieranno alle quattro, metteranno in moto l’auto alle cinque e, nella migliore delle previsioni, saranno pronti per l’allenamento pomeridiano dell’unica squadra che da sempre regala emozioni difficili da spiegare.

In valigia macchina fotografica, maglie poco estive visto che nei collegamenti  da Dimaro ci sono solo maniche lunghe in primo piano e ombrelli aperti, computer per essere sempre aggiornati su tutti i colpi di mercato nostri e di altri. E tanto entusiasmo.

Incontreremo un turco napoletano, un azzurro che salta perché rossonero non  lo è, un portierone che ha sposato in pieno lo spirito degli azzurri e della città e che alla presentazione cantava come un indemoniato “Oi Vita mia” , un rinnovato Lucarelli che si spera non voglia fare solo l’uomo spogliatoio, un Campagnaro da incoraggiare finchè avremo fiato, un capitano da ringraziare per la fierezza con cui porta questa fascia. E tutti gli altri, nuovi e non.

E incontreremo tante persone che come noi non esitano a fare 800 km per combattere una crisi d’astinenza che cominciava a farsi preoccupante e per guardare negli occhi uno ad uno chi, anche quest’anno, mi farà raccontare di sorrisi, emozioni, lacrime, speranze, bestemmie e stramaledizioni. Dalla curva e dall’Europa. Sempre lì, con le nostre passioni.

Beh! Non ci resta che cominciare questo viaggio… Dimaro, stiamo arrivando!

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