Ciro Esposito, oggi la sentenza su De Santis. Pisani: “Il verdetto solo un primo passo, vogliamo anche i complici”

Mattinata decisiva per tutti gli italiani che, insieme ai familiari di Ciro Esposito, attendono verità e giustizia per l’uccisione del giovane tifoso partenopeo fin da quel 3 maggio di sangue, quando il giovane venne gravemente ferito prima della finale 2014 di Coppa Italia all’Olimpico, per poi morire al Gemelli dopo una straziante agonia di 53 giorni.

Nell’aula bunker di Rebibbia stamane ci sono tutti: il padre di Ciro e la madre Antonella Leardi, insieme ad altri familiari. Al loro fianco i difensori di parte civile Angelo Pisani, Sergio Pisani e Damiano De Rosa. Dall’altra parte lui, Daniele De Santis, l’ultras della Roma accusato di omicidio volontario, per il quale i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio hanno chiesto la condanna all’ergastolo.

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“Una sentenza esemplare, questo si aspetta non solo la famiglia di Ciro ma anche tutto il mondo ancora sano del calcio italiano”, dichiara l’avvocato Angelo Pisani. “Quanto sta ulteriormente emergendo in queste ore sul mondo del calcio – aggiunge il legale – mostra ancora una volta il quadro di uno sport avvelenato, inquinato, sporco. Rendendo giustizia a un innocente come Ciro Esposito, che quella tragica giornata sacrificò la propria vita per mettere in salvo donne e bambini dalla violenza ultrà, lo Stato italiano darà un segnale decisivo per fermare o quanto meno arginare questa barbarie, dentro e fuori gli stadi. Attendiamo il verdetto come un passo importante verso la verità, perché resta da indagare sui complici mascherati di De Santis fuggiti dopo l’assalto e su tutte le altre responsabilità di quella giornata, anche per il giusto risarcimento che si deve alla famiglia Esposito”. La sentenza è prevista fra tarda mattinata e primo pomeriggio.

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