Giuntoli non basta, il Napoli ha bisogno di una classe dirigente da top club

Giuntoli al posto di Bigon. Tutto qui? Verrebbe da chiedere questo al presidente De Laurentiis a cui, per la gestione degli ultimi anni, viene imputata anche una renitenza riguardante l’assetto societario del Napoli. La semplice figura del direttore sportivo – ieri del figlio di Alberto, oggi dell’ex Carpi – non è sufficiente per soddisfare le esigenze di una squadra che ambisce a diventare grande. 

Basta vedere, come sempre, in casa degli altri. La Juventus ha una classe dirigente molto ricca, nella quale spiccano le figure di Paratici, Marotta e Nedved, i veri artefici delle ultime vittorie bianconere. Il duopolio Barbara Berlusconi – Adriano Galliani caratterizza il Milan, due personalità di primo ordine, spesso non conciliate ma pur sempre attive. L’Inter invece con Ausilio ha Zanetti ed ora anche Stankovic, insieme a tanti altri amministratori di Thohir.

Il Napoli è quindi una delle poche squadre della A con un unico dirigente, cosa non proprio positiva quando c’è da tenere a bada una piazza come quella partenopea. Anche sotto il punto di vista della comunicazione, questo difetto si fa sentire tutto. 

Forse, anche allo stesso presidente, converrebbe aumentare il numero dei suoi burocrati, considerando anche il rapporto con la tifoseria non proprio idilliaco. Ma soprattutto avere qualche rappresentante in più converrebbe al Napoli in tutte le sue forme. Tante teste possono portare anche a scontri istituzionali, è vero, ma sono anche tante bocche da cui avere risposte nei momenti opportuni.

Gennaro Sgambati

Twitter: @GennaroSgambati

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