Lo storico magazziniere del Napoli ha raccontato un retroscena inedito sull’ex centravanti argentino ed è tornato anche sull’ammutinamento e sul nuovo CT della nazionale italiana
In una lunga intervista concessa a Fanpage, il magazziniere del Napoli, Tommaso Starace, ha affrontato numerosi temi. Molti di questi contengono retroscena inediti o rivelazioni mai ascoltate prima. Chi meglio di lui, che ha vissuto il Napoli di Maradona, quello del fallimento e poi la sua rinascita moderna, può essere il custode di segreti e aneddoti da brividi.
Nell’estratto che vi riportiamo della sua lunga chiacchierata pubblicata oggi, un focus particolare su alcuni eventi burrascosi del passato. Il magazziniere, infatti, ha vissuto sulla sua pelle anche eventi meno positivi della storia recente azzurra.
Starace rivela tutto, da Higuain e Gattuso ad Ancelotti e Garcia: il racconto
La sua semplicità, quella che lo ha sempre contraddistinto, ha permesso ai tifosi di affezionarsi a una figura così storica. Nel suo stile genuino, ha raccontato con sincerità di alcune scelte ed episodi che non hanno portato altro che scompiglio nel mondo Napoli, ma a telecamere spente.
Tra gli aneddoti raccontati da Starace ce n’è anche uno riguardante Gonzalo Higuain. Il tradimento dell’argentino fu preso malissimo dai tifosi del Napoli, ma oggi emergono rivelazioni inedite:
“Higuain non voleva andare alla Juventus. Ma l’offerta della Juventus non si poteva rifiutare, fu enorme. Purtroppo i contratti sono quelli che valgono e tu non ti puoi dire: “No, io non vado alla Juve”. Lui sapeva cosa sarebbe accaduto.
Qualche anno prima eravamo a Torino e ci fu una chiamata col mio telefono fatta da Maradona a Higuain, dinanzi a tutti i ragazzi. Diego gli disse: “Mi raccomando fai gol domani, bisogna vincere contro la Juve”. E lui promise di farlo. Sapeva cosa significava, come è fatto il tifoso del Napoli”.

Tommaso Starace si è poi soffermato sull’ammutinamento, sottolineando il grave errore di Carlo Ancelotti:
“Nell’intervista nel pre-partita il mister disse: “Noi non andiamo in ritiro”. Io ero a casa con mia moglie e dissi: “Ma che sta dicendo?”. Non puoi permetterti di dire una cosa del genere. È normale che il calciatore dopo si sente protetto. Poi cosa succede? Lui che aveva detto che non sarebbe andato in ritiro, ci è andato, e i calciatori no”.
Parole al miele, invece, per chi arrivò dopo di lui, Gennaro Gattuso, nuovo CT della Nazionale:
“Era il periodo del Covid e in quel momento di difficoltà noi non potevamo lavorare e quindi non potevamo essere pagati, ma Gattuso e i calciatori organizzarono una colletta affinché noi tutti dello staff potessimo guadagnare qualcosa. È stato un gesto stupendo. Gattuso è una persona immensa. Ha sempre trattato tutti con il sorriso e con la gioia di vivere. Pretendeva tanto, ma se davi anche lui restituiva”.
Infine un commento sulla terribile stagione del decimo posto, con Rudi Garcia triste protagonista:
“Quando Spalletti ha lasciato il Napoli è arrivato Rudi Garcia, che invece di continuare il suo lavoro lo ha sminuito. Non ha proseguito sulla sua scia, non lo ha elevato con innesti di nuovi calciatori, anzi. Il gruppo è come se avesse vissuto un momento di sbandamento. Dopo è stato difficile riprendersi, il calcio è così”.





