Guida: “Io e Maresca abbiamo scelto di non arbitrare il Napoli, vi spiego i motivi”

Il direttore di gara analizza la sua scelta e spiega le sue motivazioni: le parole di Marco Guida.

L’arbitro Marco Guida ha parlato ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione “A pranzo con Chiariello. Tra i tanti temi toccati, anche quello dei limiti territoriali. L’analisi del direttore di gara, nato a Pompei, si concentra sulla possibilità di arbitrare la squadra della propria città nonostante gli evidenti rischi che gli arbitri corrono al giorno d’oggi.

“Eliminazione limiti territoriali? Ci tengo ad essere trasparente sulla questione. Non c’è nessun retropensiero, il nostro designatore arbitrale Gianluca Rocchi può scegliere il miglior arbitro per la miglior partita. Noi siamo persone per bene. Io e Fabio Maresca possiamo arbitrare tranquillamente a Napoli ed è molto probabile che avvenga“, ha commentato Guida.

Guida analizza la sua scelta: le motivazioni

E p0i la scelta, come raccontato dallo stesso Marco Guida, di non arbitrare più le gare del Napoli. Scelta condivisa anche con un altro arbitro.

Marco Guida
Guida analizza la sua scelta: le motivazioni (LaPresse) spazionapoli.it

Sia io che Fabio abbiamo deciso di non arbitrare a Napoli poiché il calcio viene vissuto in maniera diversa da altre città come Milano anche se abbiamo avuto la proposta. Non ci sono linee territoriali, abbiamo fatto solo quello che riteniamo fosse più opportuno”, ha proseguito

Ma quali sono le principali motivazioni dietro questa scelta? Guida analizza la sua decisione e commenta il clima in cui a Napoli si vive il calcio.

“Io vivo la città di Napoli e abito in provincia. Ho tre figli e mia moglie ha un’attività. È una scelta personale. La mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Il calcio da noi viene vissuto come molta emotività. Quando ho commesso degli errori non era così sicuro passeggiare per strada così come andare a fare la spesa. Pensare di sbagliare ad assegnare un calcio di rigore e di non poter uscire due giorni di casa per svolgere le mie attività sportive non mi fa sentire sereno. L’AIA ci ha dato piena libertà di poter arbitrare qualsiasi squadra in qualsiasi momento”, ha concluso.

Giorgio D'Andrea

Sono Giorgio D'Andrea, ho 26 anni e dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno, ho conseguito la Laurea Magistrale in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania con tessera n. 188168, lavoro come social media manager e faccio della creatività l'ingrediente principale della mia vita. Con SpazioNapoli punto ad unire le mie due più grandi passioni: comunicazione e informazione.
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