Simone Beccaccioli | Chi è il Match Analyst del Napoli

Nel calcio moderno, per l’allenatore di successo che vuole puntare ai massimi livelli, sono diventati elementi imprescindibili l’analisi approfondita e la cura di ogni dettaglio su tutti gli aspetti della performance individuale e collettiva. I match analyst sono figure indispensabili in tutti gli staff tecnici. Conosciamo allora Simone Beccaccioli, per capire come l’arte di vincere una partita di calcio sia molto più complessa di quanto non appaia.

Innovazione tattica attraverso la match analysis

Attraverso la dicitura match analysis si intende un processo riguardante sia i singoli atleti che la squadra intera utilizzato per analizzare le azioni durante una competizione. Sono selezionati e generati dati attraverso la rilevazione di eventi relativi alle varie fasi di gioco durante il match. Sono analisi per valutare la corretta esecuzione di principi e sotto-principi del gioco unite alla valutazione della prestazione dei singoli ed ha come obiettivo il rilevare la qualità di gioco e la performance della propria squadra.

Chi è un match analyst?

La figura del match analyst nel mondo del calcio è entrata in punta di piedi da alcuni anni; la tecnologia ha dato un’accelerata a questo processo. Grazie ad essa, con la corretta analisi dei dati, è possibile capire le migliori scelte da prendere per un allenatore da un punto di vista oggettivo. Il match analyst supporta l’allenatore analizzando le prestazioni sia dei calciatori della squadra, sia gli avversari. È una figura che deve avere una grande abilità nell’utilizzo di strumenti informatici oltre ad una grande capacità di analisi.

Questa figura deve produrre analisi statistiche sui calciatori ed essere in grado di utilizzare strumenti avanzati per poter poi fornire report al tecnico su stato di forma ma anche sugli allenamenti durante la settimana. Questi dati potranno essere usati poi dall’allenatore per arrivare a compiere prima della gara scelte di tipo oggettivo, portando il match analyst ad essere parte integrante dello staff e vivere la quotidianità del campo, a volte anche come vice-allenatore.

Da un punto di vista esterno deve poi riuscire a raccogliere dati delle squadre avversarie che si andranno ad affrontare cercando di capire i punti deboli nella tattica. Il match analyst deve quindi competenze calcistiche (saper leggere la gara), informatiche, relazionali e statistiche.

Il contributo di Beccaccioli al miglioramento delle performance

Al Napoli dall’inizio della stagione 21/22, ha rinnovato ad inizio stagione il suo contratto che lo lega al club azzurro fino al 2025. Prima di approdare a Napoli, Beccaccioli ha lavorato anche per la Nazionale Italiana, oltre alle esperienze con Roma (ben dieci stagioni nella capitale) e Cagliari.

Come espresso proprio da Beccaccioli durante la sua esperienza con Di Francesco: “Il mio lavoro è quello di dare più informazioni possibili alla squadra sulle avversarie e sulle partite, tutto prevalentemente tramite video. Sono informazioni anche a livello statistico per sviluppare gli allenamenti o pensare a qualcosa di nuovo. Il mio lavoro è scremare tutti i dati che si possono raccogliere in un match per isolare le più importanti”.  Walter Sabatini, attuale ds della Salernitana, proprio su Beccaccioli si espresse in toni quasi trionfalistici. “Le sincronie del gioco del Napoli sono bellissime e frutto del lavoro intenso di Luciano Spalletti e di Simone Beccaccioli, il suo match analyst“. Un lavoro quotidiano (anche nel mercato) che gara dopo gara mostra i propri frutti. Una stima condivisa da tutto il calcio italiano, un ruolo che lo stesso ADL ha voluto esaltare.

Tecnologie all’avanguardia impiegate da Simone Beccaccioli

Il progresso tecnologico ha cambiato fortemente negli anni il modo di lavorare di Beccaccioli: “Il mio lavoro è cambiato in parallelo con il cambiamento del calcio. Fino a dieci, quindici anni fa – ha spiegato in un’intervista il match analyst –  il calcio era diviso in macro aree, la fase difensiva e offensiva o le transizioni… Oggi è decisamente tutto più complesso grazie agli strumenti che vi sono a disposizione e agli allenatori che hanno una preparazione molto più dettagliata”.

In parallelo sono cambiati anche gli strumenti e i supporti a disposizione: “Tutto si è adattato alla proposta tecnologica che abbiamo nel calcio. C’è un supporto di grafiche e statistiche che otteniamo grazie agli strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione“.

L’importanza dell’analisi pre-partita nel metodo di Beccaccioli

Simone Beccaccioli match analyst
Simone Beccaccioli ai tempi della Roma (Ansa Foto) – SpazioNapoli

L’utilizzo di filmati delle partite precedenti rappresenta la chiave secondo Beccaccioli, che basa il suo lavoro su questo: “Il mio compito è organizzare il lavoro video a servizio della squadra. Il frutto del mio lavoro – ha spiegato – serve al mister per preparare la partita, e viene dato in visione ai giocatori. Il mio impegno in primis è mettere a disposizione del mister la gara giocata nel modo più sintetico possibile cosicché lui la possa analizzare, vedere ciò che andato bene o meno bene“.

Diverso quindi anche l’approccio con i calciatori in vista di una gara: “È cambiato il giocatore tipo. Prima il calciatore affrontava molto di più il discorso di campo, doveva pensare solo all’allenamento e alla partita. Oggi per un calciatore sapere chi sarà il suo avversario nei dettagli lo agevola. Il giocatore scende in campo con delle nozioni più complete“.

Collaborazioni nel percorso professionale di Beccaccioli

Classe 1983, Simone Beccaccioli ha lavorato con alcuni tra i più grandi allenatori in circolazione. All’opera dalla stagione 2005/06, Beccaccioli ha avuto la possibilità di lavorare con alcuni dei più grandi allenatori che il calcio ha vissuto, con i quali ha svolto un ruolo da vero e proprio protagonista.

Parte integrante addirittura della nazionale campione del mondo dove ha potuto lavorare con Marcello Lippi, ma non solo. Nei suoi anni alla Roma ha potuto lavorare con l’attuale tecnico del PSG Luis Enrique, ma anche con Luciano Spalletti (poi ritrovato a Napoli con il quale ha vinto lo scudetto), Caludio Ranieri, Rudi Garcia, Eusebio Di Francesco e Zdenek Zeman.

Quanto guadagna un match analyst di calcio?

Il salario di un Match Analyst nel calcio può variare in modo considerevole in base a diversi fattori; dalla reputazione che ha nel settore fino all’esperienza del professionista ma passando anche per il campionato in cui milita la società ed il livello dello stesso.

Non esiste un dato preciso in quanto dipende dalle negoziazioni individuali e dai contratti stipulati, tuttavia si può genericamente indicare un range che va da 20 mila euro delle leghe professionistiche inferiori fino ad arrivare a 150 mila euro e più dei top club mondiali.

Quanto tempo ci vuole per diventare Data Analyst e che differenze ci sono rispetto ad un match analyst?

Come osservato precedentemente, coloro che si occupano di Match Analysis hanno competenze tattiche molto approfondite, e sono quasi sempre allenatori abilitati o collaboratori di campo. Gli esperti di Data Analysis, invece, sono statistici e matematici; non è necessaria tantomeno richiesta per loro una competenza calcistica particolare, ma devono essere specializzati nella gestione dei numeri.

Per diventare Data Analyst non c’è un tempo prestabilito. Tutto parte dalla frequentazione di corsi di laurea specifici (Matematica/Statistica, Informatica, Ingegneria informatica, Economia, Finanza, Gestione d’Impresa) e in seguito di master e corsi di perfezionamento professionale che prevedano il rilascio di un attestato accreditato oppure di una certificazione riconosciuta su scala internazionale.

Quanto guadagna un Football Data Analyst?

Il salario di un Data Analyst sportivo può variare nel mondo del calcio da club fino all’esperienza del professionista, oltre ovviamente alla complessità ed all’importanza del ruolo svolto.

I data analyst sportivi, considerate le prestazioni di calciatori e squadre e l’importanza dei contributi all’analisi delle prestazioni dei club, possono godere di un buon livello di retribuzione. Tuttavia, è difficile fornire una cifra esatta, poiché i salari possono variare notevolmente a seconda dei fattori precedentemente elencati.

Per dare una stima orientativa della retribuzione netta annuale, possiamo definire un range che va da 20 mila euro di un data analyst alle prime armi e in categorie inferiori a 100 mila euro per data analyst operanti nei top club professionistici mondiali.

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