Mazzarri: “C’è un problema e devo risolverlo subito”, poi il commento su Juve-Napoli

Tutto pronto per il match dello Stadium di Torino tra Napoli e Juventus, in conferenza c’è Walter Mazzarri

Juve-Napoli sarà una partita di grande spessore, come spesso queste due squadre ci hanno abituato a vedere. Non sarà soltanto un match tra due squadre e due tifoserie rivali ma, data la partenza lenta dei partenopei, i tre punti avranno anche un significato particolare. Dall’arrivo di Mazzarri, il calendario del Napoli è stato estremamente fitto di big match. L’esordio con vittoria a Bergamo aveva fatto ben sperare, poi le sconfitte contro Real Madrid e Inter hanno gettato nuovamente l’ambiente nello scetticismo più totale. 

I punti di distacco dalla vetta adesso sono diventati undici. Servirà una prestazione solida sia a livello difensivo che a livello offensivo. Una sconfitta contro la Juve allo Stadium di Torino significherebbe quasi rinunciare del tutto al sogno scudetto, ma le ambizioni del Napoli e di Mazzarri sono alte, le aspettative per la partita altrettanto.

Le parole di Walter Mazzarri

Prima della partenza per Torino, come di consueto, Walter Mazzarri è impegnato nella conferenza stampa a Castel Volturno. Per il tecnico toscano sarà ancora emergenza in difesa dati gli infortuni di Mario Rui e Olivera. Bisognerà vedere se verrà riconfermato ancora Natan come terzino sinistro o se, come a Madrid, toccherà nuovamente a Juan Jesus. Di seguito ecco le parole dell’allenatore del Napoli.

Mazzarri in conferenza stampa pre Juve-Napoli
Le parole di Mazzarri prima della partita tra Juventus e Napoli – LAPRESSE – SpazioNapoli.it

Sugli errori

Da quanto sono arrivato ho notato che al primo errore che facciamo, subiamo subito gol. Bisogna essere solidi e non subire tante ripartenze. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Dobbiamo cercare di essere più concreti e segnare di più.

Sull’importanza della partita contro la Juve

Sarà una partita tanto importante, mi servirà a vedere i progressi che abbiamo fatto sin qui.

Sulla squadra

In ogni partita ci vuole l’anima, nonostante io sia arrivato per la prima volta qui 14 anni fa. I miei ragazzi stanno cominciando a dare l’anima. I giocatori devono essere convinti di ciò che l’allenatore gli propone e la mia squadra lo sta iniziando a fare. Stiamo iniziando un percorso di questo tipo basato sulla fiducia nello spogliatoio.

Sulla fase difensiva

Il calcio è cambiato. Sto lavorando per cercare di non subire tanti contropiede. Il primo tempo contro l’Inter è stato buono, non abbiamo mai concesso tanto e se c’era una squadra che doveva concludere in vantaggio la prima frazione, quella era proprio il Napoli.

Su Natan terzino

Per me è l’unico che, in assenza dei giocatori di ruolo, può ricoprire quella posizione. È giovane, ha un fisico importante e un buon piede. Credo sia il più adatto.

Su Mario Rui

Per la Juventus sicuramente non ci sarà. I medici mi dicono che potrebbe essere convocato per la partita contro il Braga, in Champions League.

Su Osimhen

È stato infortunato per tanto tempo. Bisogna che ritrovi la forma, ma sono sicuro che contro la Juve mi darà certamente più garanzie rispetto alle partite giocate sin qui dopo il suo rientro.

Sulla calcio poco propositivo 

Io dico sempre ciò che penso. Ho bisogno di fare qualche allenamento in più per vedere se, con i miei accorgimenti tattici, posso se posso fare un calcio positivo per la squadra partendo dal basso anche senza Kim. Dovete darmi più tempo.

Su cosa si aspetta dal mercato

Se il presidente mi ascolterà, quando arriveremo alla fine di questo periodo avrò preso più in mano le redini della squadra e sarò più cosciente a dare indicazioni alla mia società.

Sulla sconfitta contro l’Inter

C’entra l’aspetto psicologico. Conosco questi ragazzi da poco. Avevano fatto una grande prestazione e poi si sono ritrovati ingiustamente in svantaggio. Credo non si tutto da attribuire ai problemi fisici. Dovete darmi più tempo, non sono scuse queste, ma dovete capire che io ho fatto pochi allenamenti con una reale cognizione della squadra.

Sul calendario ostico fin qui 

Siamo sulla strada giusta. Stiamo affrontando tutte squadre al top in Italia e in Europa. I ragazzi stanno iniziando a seguirmi. Devono solo giocare come sanno e riacquistare fiducia nei loro mezzi.

Sulla poca lucidità 

Per fare gol ci vuole quella brillantezza che oggi manca. I ragazzi, dopo essere stati osannati in lungo e largo, potrebbero aver subito dei contraccolpi psicologici. Io sto cercando pian piano di capire tutto e mostrare che la squadra in realtà non è così sfilacciata come sembra. Domani mi aspetto la verifica dei progressi fatti fin qui

Su come vincere con la Juventus

Bisogna essere più compatti e cinici. Essere concreti sotto porta e non prendere tante ripartenze. La classifica? Per me non è reale. Se valutiamo le rose, credo che non ci sia tutta questa discrepanza tra noi, la Juve e l’Inter. Contro i nerazzurri che in questo momento sono la squadra più forte e in forma d’Italia, fino al gol subito (da annullare per il fallo su Lobotka) stavamo giocando meglio noi.

Su Kvaratskhelia

Prima era sconosciuto. Le sue prestazioni dell’anno scorso lo hanno consacrato a livelli da top player e adesso le squadre iniziano a studiarlo per bene e a raddoppiarlo continuamente. Bisognerà capire come liberarlo da questa marcatura asfissiante e metterlo in condizione di fare meglio. Se in tre lo marcano, significa che altri due giocatori sono liberi. Dobbiamo noi essere intelligenti nel capire tutto questo sfruttando le occasioni.

Sul poco coinvolgimento di Lindstrom

Ho guardato dei filmati. Al Francoforte era un giocatore chiave, io devo ancora iniziare a capire quale sia la posizione più congegnale per lui in campo ma è tornato pochi giorni fa da un infortunio.

Sull’arbitro Massa e gli errori arbitrali in Napoli-Inter

È tornato un nuovo Mazzarri. Non risponderò più alle domande sugli arbitri. Sono stato fermo per un anno e mezzo per ripulirmi proprio da questo. Il vecchio Mazzarri è andato in pensione, io parlerò solo della mia squadra. Gli arbitri sbagliano così come sbagliamo noi allenatori a fare la formazione o i cambi in alcune circostanze.

 

 

 

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