Cts, dott. Braconaro: “Rispettando i protocolli il calcio non si fermerà. Ipotesi bolla troppo costosa”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto il dottore Francesco Braconaro, membro del Cts di supporto alla FIGC. Il dott. Braconaro si è espresso sulla situazione epidemiologica del territorio nazionale e sulle possibili soluzioni da adottare in ambito calcistico. Di seguito riportiamo le sue parole:

Bisognerà fermare il calcio? C’è preoccupazione per la situazione del paese, in alcune regioni ci sono delle criticità reali soprattutto negli ospedali. Come voi ben sapete ci siamo dotati di protocolli che attualmente sono la guida maestra per continuare e vanno rispettati rigorosamente. Se questo accadrà e se le disposizioni governative saranno rispettate, speriamo che nelle prossime settimane avvenga un’inversione di marcia.

Ipotesi di una bolla? La domanda è interessante. L’NBA ha potuto formare una bolla perché le squadre erano ridotte, i costi sono stati spaventosi. In Italia abbiamo più di 100 squadre con differenti situazioni economiche perciò il tema è molto complesso. Il calcio non è un’entità a parte per cui bisogna prendere coscienza di quello che succede nel paese. Servono risultati positivi.

Play-off e play-out? Non ne abbiamo parlato. Parliamo di argomenti prettamente sanitari volti allo svolgimento dell’attività professionistica.

Il protocollo è fuorviante in termini di intervento delle ASL? Non possiamo rifare il protocollo, dico che in quanto Cts non possiamo stoppare la volontà dell’ASL, la sanità è in capo alle regioni. L’unica cosa importante è cercare di interagire con gli organi governativi per dare un uniformità di giudizio su alcune situazioni di contagio“.

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