Si può scrivere la storia! Questa Champions è un’occasione più unica che rara, e con Ringhio è lecito sognare

Finisce la Serie A, e il Napoli ora dovrà fronteggiare l’incontro tanto atteso dopo quel 17 giugno, data in cui è arrivata la Coppa Italia vinta ai rigori contro la Juventus in finale. L’8 agosto è alle porte: non si stacca la spina, perché c’è una Champions League da giocarsi, c’è il Barcellona da eliminare agli ottavi.

Ottima la premessa pre-lockdown dell’andata: 1-1 casalingo, quando la situazione era diversa sia osservando da lontano il maledetto virus, sia badando alla freschezza delle due rose nella fase di stagione in cui si sono affrontate. E non dimentichiamo il “Barça-Gate“: la casa blaugrana, già dall’impegno dell’andata, è diventata una polveriera pronta a saltare in aria da un momento all’altro, per via delle tante tensioni interne tra staff e squadra.

Situazione simile a quella che lo stesso Napoli ha vissuto sotto Ancelotti ad inizio anno, e che Gattuso ha prontamente risanato. In meno di un anno con Ringhio, il Napoli è tornata ad essere una delle squadre più in forma del campionato (terzo solo dietro Atalanta e Milan), oltre alla vittoria della Coppa Italia e al prestigioso pareggio proprio col Barça in Champions.

È lecito sognare, con questa squadra, con questo tecnico, con questa voglia di scrivere una pagina della storia del club! Il Napoli ha un’occasione unica dalla sua: non solo affrontare il Barça in uno dei periodi più bui della sua storia recente, ma anche arrivare in fondo ad una competizione che – eccezionalmente quest’anno – prevederà gare secche e non il doppio impegno (gli azzurri ne giovano di questa modifica, statisticamente parlando).

Dopo ci sarebbe il Bayern Monaco, salvo una clamorosa rimonta del Chelsea, poi chissà. Si può fantasticare, però, nonostante il Napoli non abbia neanche mai raggiunto i quarti di finale nella sua storia, sul fatto che gli azzurri possano davvero arrivare al 23 agosto. È certamente utopistico pensare al Napoli in finale di Champions ad oggi, ma perché precludersi la possibilità?

Ringhio ha già stupito in pochi mesi sulla panchina azzurra, e ha preso molto seriamente il “test” con la Lazio, schierando una formazione molto simile a quella che scenderà in campo fra sei giorni. Tre gol segnati, ai biancocelesti da record (non accadeva dal match contro la SPAL, giocato undici giornate fa), e una buona fase difensiva applicata lungo tutta la gara. Segnali di cinismo, che sarà cruciale contro Messi e compagni.

L’estenuante attesa sta per finire, e il giorno fatidico si avvicina: Gattuso e il suo Napoli dovranno pensare partita dopo partita per cercare di sfruttare quest’opportunità più unica che rara. Serve una squadra di mostri per battere i mostri, e sovviene la citazione cinematografica: “Si… può… fare!“.

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Lorenzo Gentile

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