La crisi del sistema calcio e i suoi effetti secondari

Il mondo del calcio si è fermato, bloccato dall’espandersi del Covid-19 a livello globale. Dopo i primi timidi tentativi di mantenere una relativa normalità, le principali leghe calcistiche hanno deciso di sospendere a data da definire tutti i campionati e le competizioni internazionali. Si gioca solo ai confini del mondo, in un contesto assolutamente paradossale, che ci lascia tutti senza parole.

La decisione di bloccare tutte le competizioni è ancora al centro delle polemiche, in virtù anche dell’indagine sulla partita di Champions League Atalanta-Valencia, considerata da molti come una delle bombe epidemiologiche del coronavirus.

Quanto costerà al sistema calcio lo stop della Serie A?

Lo stop ai campionati ha messo in crisi anche la ricchissima economia del calcio, che già sta bussando alle porte delle istituzioni per la promozione di un piano anticrisi. Nei giorni scorsi, difatti, la Lega di Serie A ha inviato un documento al presidente della Figc Gabriele Gravina, che verrà sottoposto successivamente al vaglio de Coni e del ministro Vincenzo Spadafora. In sintesi, l’abstract spiega che le perdite economiche in caso di chiusura definitiva del campionato ammonterebbero a 720 milioni di euro, ripartiti tra botteghini, diritti televisivi e merchandising.

Analizzando gli stipendi medi dei giocatori di Serie A, si potrebbe chiudere il buco provocato dal Covid attraverso una riduzione capillare degli ingaggi milionari di centinaia di giocatori della massima Serie, inoltre questi budget milionari potrebbero coprire anche l’eventuale ‘cassa integrazione’ dei calciatori delle leghe inferiori.

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