Avv. Coppola: “C’è bisogno di una soluzione per riportare i gruppi organizzati allo stadio. Ci vuole più flessibilità”

NEWS NAPOLI CALCIO – In diretta sulle frequenze di Radio Marte, nel corso della trasmissione Marte Sport Live è intervenuto Emilio Coppola, legale dei gruppi organizzati di Curva A e Curva B del San Paolo. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Il regolamento d’uso del San Paolo è in vigore dal 2003 e nel corso degli anni ha subìto varie modifiche. Nel corso di quest’anno è stato applicato in maniera più puntuale grazie alle telecamere installate per le Universiadi che permetto il riconoscimento facciale dei tifosi. Una delle sanzioni più controverse per chi vuole seguire la gara allo stadio è il cambio di posto rispetto a quello indicato dal biglietto. Molto spesso non vi è una vera mappatura, specie nei settori più popolari, inoltre se due persone vanno insieme allo stadio, difficilmente saranno seduta vicine. Questo comportamento è a mio parere vessatorio, perchè il tifo napoletano si è sempre contraddistinto per una partecipazione attiva”.

I tifosi non chiedono di entrare in delle bolle di impunità. Mi auspico che il Napoli abbia un ruolo chiave all’interno di questa vicenda, perchè è parte integrante della questione. Una soluzione potrebbe essere l’installazione dei palchetti per dirigere i cori, come anche le fan zone, che hanno risolto questioni analoghe già in molti stadi. A Roma, per esempio, dopo mesi di diatribe, si è arrivati ad una soluzione con aree dedicate ai tifosi ed i palchetti per il lancio di cori, questo esempio potrebbe essere riportato a Napoli. I tifosi sono consapevoli che il nuovo San Paolo vada rispettato, ma deve essere concessa una maggiore flessibilità ai tifosi, in particolare sulla numerazione dei posti. Il Napoli perde molto con la poca affluenza della tifoseria allo stadio“.

Per seguire tutte le news sul calcio Napoli clicca QUI

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Avv. Coppola: “C’è bisogno di una soluzione per riportare i gruppi organizzati allo stadio. Ci vuole più flessibilità”

Impostazioni privacy