Kalidou Koulibaly è ufficialmente sul mercato. Lo ha esplicitamente fatto capire il presidente De Laurentiis oggi con le sue dichiarazioni all’esterno di Palazzo San Giacomo. “Per il momento Koulibaly non l’abbiamo venduto, sono affezionato all’uomo, ma prima o poi dovrò venderlo” sono le parole del patron.
Il difensore del Napoli si trova ai piedi del Vesuvio dal 2014: arrivò su richiesta di Rafa Benitez ed è stato il protagonista indiscusso delle ultime stagioni. Dall’era Sarri fino ad oggi ha dimostrato le sue eccellenti qualità ed ha raggiunto il titolo di top player a livello internazionale. Impossibile per molti immaginare l’11 titolare azzurro senza quella colonna portante lì dietro, pronto a difendere i suoi da attacchi avversari. Eppure oggi sembrano essersi aperte le porte ad un addio: colui che è diventato anche un po’ bandiera del Napoli potrebbe allontanarsi presto dal Vesuvio.
Privarsi di lui non sarà facile anche per l’attaccamento che ha con la città, con i tifosi, con i colori azzurri. “Mi sento francese e senegalese, ma da quando sono qui anche un po’ napoletano” confessò in un’intervista al Corriere dello Sport. Il giocatore è inoltre diventato un simbolo della lotta al razzismo: dallo scorso dicembre, nel 2018, quando fu preso di mira dai tifosi dell’Inter a San Siro, si è messo in prima linea per denunciare insulti e fischi razzisti.
COSA COMPORTEREBBE IL SUO ADDIO?
Il miglior difensore a livello internazionale potrebbe esser venduto tra non molto, ha svelato ADL. Mettendo da parte i sentimentalismi, c’è da pensare che con la clausola rescissoria di Koulibaly, il Napoli potrebbe acquistare 3 o 4 giocatori da 30 milioni circa. Il club potrebbe far entrare in squadra qualcuno che prenda il posto di KK e che diventi il nuovo zoccolo duro della squadra.
Metabolizzare l’addio di KK sarà difficile ma trattenere un giocatore per il magico tempo trascorso insieme sarebbe poco producente, per tutti.
GAIA MARTINO