Calzona, ex vice Sarri: “Lo scudetto perso a Firenze mi brucia ancora! Juve? Non me lo sarei mai aspettato da Maurizio. Non avrei continuato il rapporto con lui”

Durante la diretta di Radio Gol, programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto l’ex vice di Maurizio Sarri al Napoli, Francesco Calzona, che ha rilasciato importanti dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato:

MERTENS CENTRAVANTI

Se Mertens soffriva la panchina? Raramente ha manifestato la poca voglia di entrare, quando veniva chiamato per far riscaldamento si alzava subito perché aveva sempre voglia di essere in campo. L’idea di Mertens centravanti nasce quando eravamo in difficoltà con l’attaccante centrale, inizialmente avevamo l’idea di mettere in avanti Callejon, ma Mertens ha dimostrato di saper giocare anche spalle alla porta, a differenza dello spagnolo.

RIMPIANTO SCUDETTO

Andare avanti con Sarri? È difficile dire se era il caso di continuare o no. Di sicuro quella squadra aveva raggiunto il massimo. Per cui era una situazione difficile da poter prevedere, non era facile capire se si poteva migliorare la posizione in classifica ottenuta proprio nell’ultimo anno. Senza il gol di Zaza il Napoli sarebbe arrivato allo scudetto, di sicuro fu un episodio che ci tagliò le gambe perché andare a Torino nel primo anno e giocare alla pari, fu una grande cosa. Era difficile però pensare che si poteva lottare con la Juve alla pari, poi prendi gol così e quindi è normale che nel proseguo qualcosa ti limita.

Poi due anni dopo quando ci fu il gol di Koulibaly a Torino. Se Higuain non avesse ribaltato la partita della Juve a Milano, avrebbe decretato poi la vittoria del Napoli dello scudetto e sicuramente avremmo trovato la forza per lottare con la Juve. Ci fu tanta delusione anche perché era chiara l’espulsione di Pianjc.

Non aver vinto lo scudetto è un qualcosa di incompiuto, che non abbiamo raggiunto. Siamo arrivati a tanto così dal traguardo storico ed è normale che c’è delusione, ancora adesso se ci ripenso sono ancora più deluso.

SARRI ALLA JUVENTUS

Nella Juve c’è ancora poco di Maurizio. Sicuramente è lontano parente del Napoli di Sarri perché è una squadra concreta che è formata da 25 campionissimi, ma non ha il gioco che esprimeva il Napoli.

Non mi sarei mai aspettato di Sarri alla Juve, se magari non avesse fatto quelle dichiarazioni contro il palazzo… non mi aspettavo che sarebbe andato alla Juve, ma il calcio è questo e quindi non posso dire niente.

Se sapevo che il mio rapporto con Sarri fosse terminato? No assolutamente perché lui non parlava con i suoi collaboratori del suo futuro. Solo una parte dello staff sapeva dove andasse, io l’ultima conversazione l’ho avuta dopo con Napoli-Crotone.

Non so se è stata una strategia, sono andato via da Napoli il lunedì dopo la partita di Crotone ma non sapevo nulla del mio futuro e ho saputo tutto dai giornali. Non mi sono sentito tradito da Maurizio, perché poi anche da parte non c’era la voglia di continuare il rapporto. Dopo 12 anni di collaborazione con lui comunque non avrei continuato. Il rapporto non era più come prima e da parte mia c’era voglia di fare altro. Adesso mi sto aggiornando sui vari campionati e aspetto di ritornare in sella”.

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