Da Mertens a Mario Rui, passando per gli esperimenti in difesa: cosa c’è da salvare dopo Napoli-Cagliari

Prima sconfitta per il Napoli al San Paolo contro la squadra di Maran, Cagliari che non vinceva al San Paolo dal 2007. Nonostante una partita dominata a lunghi tratti dalla squadra di Ancelotti, con tante opportunità e numerose parate di Olsen, il Napoli la perde con un goal di Castro al minuto 87.

COSA HA FUNZIONATO

Buona l’inedita difesa Manolas-Maksimovic che non hanno fatto rimpiangere la temporanea assenza di Koulibaly, entrato nel secondo tempo proprio al posto del centrale serbo a causa di un duro colpo rimediato durante il primo tempo. Forte l’intesa degli azzurri e notevole la volontà di conquistare i tre punti in classifica.

La poca cattiveria sotto porta del Napoli, insieme a una difesa resistente da parte del Cagliari, ha inciso sulla mancata effettività della squadra azzurra. Restano comunque le buone giocate di Mertens, che ha prodotto attimi di brividi al Cagliari, e l’ennesima ottima prestazione di Mario Rui. In pochi minuti Olsen ha dovuto respingere i tentativi di testa di Manolas, Koulibaly e Di Lorenzo battuti dall’angolo. Ancelotti ha cercato fino in fondo di procurare il vantaggio agli azzurri con l’ingresso di Llorente e Milik, vantaggio ottenuto dalla squadra avversaria con un contropiede perfetto finalizzato da Castro.

VIETATO FALLIRE

Il distacco da Inter e Juventus, dopo sole cinque giornate di campionato, inizia ad essere consistente. Certo, è ancora troppo presto per esprimere giudizi o sentenze, ma il Napoli ora avrà il compito di non fallire i prossimi appuntamenti per restare attaccato al gruppo di testa e continuare a cullare le proprie speranze di scudetto.

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Rosa Monopoli

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