Gemellaggio Napoli-Genoa: un’amicizia lunga 37 anni

Gemellaggio Napoli Genoa/ Dopo la brutta sconfitta contro l’Empoli, il Napoli di Carlo Ancelotti domenica al San Paolo torna in campo contro il Genoa. Gli occhi sono naturalmente puntati alla sfida di giovedì in Europa League contro l’Arsenal. Quella contro il grifone però non è, e non sarà mai una partita come le altre. Da ben 37 anni infatti le due tifoserie sono unite da un saldo gemellaggio.

GEMELLAGGIO NAPOLI GENOA LA STORIA

Il 16 maggio del 1982, il Genoa guidato da Gigi Simoni arriva al San Paolo per tentare l’impresa di restare in Serie A. Di contro gli azzurri di mister Rino Marchesi, già qualificati per la Coppa UEFA, non hanno più niente da chiedere al campionato e giocano una delle tante gare sottotono di quel finale di stagione.

I rossoblu sin dai primi minuti di gara sembrano pronti ad affrontare l’impresa ed al 3′ si portano in vantaggio con Briaschi. Pian, piano però viene fuori la maggior qualità del Napoli che al 56′ pareggiano il risultato con Criscimanni e quattro minuti dopo si portano addirittura in vantaggio con Musella. Da quel momento in poi però il pubblico partenopeo incomincia a parteggiare per gli ospiti ed insieme agli oltre tremila tifosi genoani venuti da Genova incomincia a chiedere a gran vice il pareggio.

Il calcio d’angolo che ha portato alla rete del 2-2 di Faccenda

Alla fine la partita si concluse con il goal dell’ormai leggendario Mario Faccenda, nato ad Ischia, che siglò la rete del definitivo 2-2. Il goal del difensore genoano tra l’altro decretò anche la retrocessione del Milan e la nascita dell’acerrima rivalità tra la tifoseria genovese e quella milanese. Al novantesimo di quella partita dunque, nacque quello che poi diventerà il secondo gemellaggio più lungo della storia del calcio italiano, battuto solo da Pescara-Vicenza formatosi cinque anni prima.

DAGLI ANNI 80 ALLA RINASCITA DEI 2000

Nel corso di questi 37 anni di gemellaggio e di storia attraverso le decadi del calcio le due società hanno attraversato momenti a dir poco altalenanti. Il Napoli è passato, dai fantastici anni ottanta targati Maradona al fallimento e alla retrocessione in Serie C1 nel 2004. Il Genoa invece si è barcamenato tra Serie A e B, riuscendo anche a raggiungere una semifinale di Coppa UEFA nella stagione 91/92 per poi retrocedere in anch’esso in C1 nel 2005.

Gemellaggio Napoli Genoa
Lo stadio Luigi Ferraris il giorno della promozione in A di Napoli e Genoa

Da quel momento però le due città costiere più famose d’Italia incominciano una risalita che nel giro di pochi anni le riporterà nel calcio che conta. E proprio la doppia promozione è forse il momento più bello di questo lungo gemellaggio. Il pareggio del Piacenza in casa con la Triestina insieme allo 0-0 del Ferraris porta Napoli e Genoa sotto braccio in Serie A. La festa delle due tifoserie che si abbracciano e cantano tutti insieme la loro gioia e l’appartenenza ognuno ai propri colori è una delle immagini più belle degli ultimi anni del nostro calcio.

Domenica quindi al San Paolo, anche se come spesso è accaduto nel corso di questa stagione non ci saranno tanti spettatori, sarà ancora festa, sarà ancora un momento per celebrare lo sport, l’amicizia e alla fine come sempre il giudice supremo sarà il campo. Il tutto però senza scontri, senza polizia in tenuta antisommossa ma con sciarpe e cori di due tifoserie che canteranno per sostenere i propri colori. Come sempre dovrebbe essere.

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ILARIO COVINO

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