Il vicepresidente UEFA ed ex direttore generale della FIGC, Michele Uva, ha rilasciato alcune dichiarazioni nell’edizione odierna de Il Mattino, ipotizzando un Daspo internazionale in seguito ai recenti avvenimenti in occasione di Inter-Napoli.
Gli stadi italiani sono così pericolosi, come evidenzia la classifica dell’ Uefa? “La situazione negli impianti è migliorata rispetto al passato, sono diminuiti scontri e lanci di oggetti contundenti o esplosivi grazie all’introduzione degli stewart. La questione delicata vige all’esterno, vi sono scontri che si verificano anche a 3km provocati da delinquenti, prima di tutto, perché non si può definire tifoso che ha in tasca una pistola o un coltello. La partita diventa il pretesto per aggredire o esercitare violenza. Risulta complicato gestire questi atti quando avvengono lontano dagli stadi, per l’Uefa e per i club, perché spetta ad altri l’organizzazione dell’ordine pubblico”.
Le violenze di Milano e l’ ennesima tragedia come vengono interpretate dall’ Uefa? “Come un fortissimo campanello d’ allarme ed ecco perché è il momento che le forze di polizia europee, con il supporto dei governi e delle istituzioni sportive, si mettano insieme. Il Daspo internazionale – definiamolo così – diventa un’ idea su cui lavorare. Le federazioni sono attente a tali aspetti: quella italiana ha promosso da tempo incontri dei calciatori nelle scuole su violenza e razzismo”.
Koulibaly è stato nuovamente e vergognosamente insultato in un grande stadio: nel 2016 era accaduto durante Lazio-Napoli all’ Olimpico e in quel caso l’ arbitro Irrati interruppe la gara per far cessare i cori razzisti. “Abbiamo conosciuto Kalidou, che è testimonial della campagna Equal Game promossa due anni fa dal presidente dell’ Uefa Ceferin. Questo campione anche di umanità deve essere più forte degli ignoranti, cioè di coloro che ignorano il rispetto e l’ uguaglianza. Koulibaly ha partecipato a un nostro evento in una scuola di Milano e ha raccontato la sua storia. Grande uomo, esempio di professionalità e umanità, di storia civile”.