Il Napoli ha il suo bomber e si chiama Arkadiusz Milik

Due reti nei minuti finali di due trasferte difficili come Bergamo e Cagliari, in mezzo una doppietta con il Frosinone e il goal sbagliato a tu per tu con Alisson nei minuti finali di Anfield. Questo è Arkadiusz Milik nelle ultime quattro presenze con la maglia del Napoli. I numeri totali in stagione invece dicono otto reti segnate in 14 partite giocate di campionato con una media realizzativa di un gol ogni 103 minuti giocati. In questo momento il numero 99 polacco è il capocannoniere del Napoli senza essere il titolare della squadra allenata da Carlo Ancelotti.

L’esultanza contro l’Atalanta per il goal del 1-2

Se per le prime partite infatti il peso dell’attacco era stato affidato a lui, con il passare delle giornate uno scalpitante Dries Mertens è riuscito a superarlo nelle gerarchie. Oggi però sembra che qualcosa stia cambiando. Dal goal vittoria con l’Atalanta, Milik sembra essere tornato in uno stato di forma che a Napoli si era solo intravisto nei primi mesi del campionato 2016/2017. 

Arkadiusz Milik è il Bomber del Napoli

“Quanto ci metterò a dimenticare il mio errore? Una notte basta, domenica abbiamo il Cagliari”. Furono queste le parole di Milik nell’immediato post partita di Liverpool-Napoli. Il carattere dell’attaccante classe ’94 non lo scopriamo di certo oggi ma vale la pena ricordare ai più in questi due anni e mezzo di Napoli cos’è accaduto nella vita di questo ragazzo.

Preso per rimpiazzare Gonzalo Higuain, è stato pagato circa 35 milioni di euro dall’Ajax ma dopo un inizio convincente ha dovuto subire la rottura del legamento crociato sinistro. Durante il suo stop, c’è stata la grande esplosione di Dries Mertens che è diventato l’idolo del popolo azzurro. Nella scorsa stagione la storia si è ripetuta: dopo un buon inizio, rottura del crociato (stavolta è il destro). Rientra le ultime partite di campionato collezionando anche delle buone prestazioni. Estate 2018, tutto il pubblico chiama a gran voce il ritorno di Cavani dimenticando completamente la presenza del polacco.

Venticinque anni e un bagaglio d’esperienza che molti giocatori non avranno accumulato nemmeno a fine carriera. Una cosa però va detta, Arkadiusz Milik non è un fenomeno, non è uno di quelli che ti fa innamorare fin da subito. Non avrà mai l’eleganza nel tocco di Higuain, la ferocia sotto porta di Cavani o l’estro e la rapidità di Mertens.

Il numero 99 azzurro però è un uomo vero, uno di personalità che non ha paura delle critiche. Oggi in una squadra che di personalità non sempre ne ha dimostrata tanta, forse Milik può essere uno di quelli che nel momento giusto come ieri a Cagliari si carichi il gruppo sulle spalle per portarlo alla vittoria.

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ILARIO COVINO

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