Carlo Ancelotti presenta in conferenza stampa Udinese-Napoli. Ecco la nostra diretta testuale:
Le scelte di formazione condizionate dal PSG?
“Assolutamente no, la partita di domani è importante per ricominciare quanto lasciato prima della sosta, vogliamo ricominciare bene. Assoluta priorità alla partita di domani, abbiamo out Luperto, Ounas e Insigne che restano qua. Insigne non ha un problema grosso ma per domani non sarà disponibile, lo recuperemo per mercoledì.
Pressione della Juve?
“C’è, vogliamo migliorare e proseguire la striscia positiva. Dobbiamo crescere e ci mette pressione. Non dobbiamo guardare gli altri”
Play-off scudetto?
“No, il campionato va bene così”
Insidie dell’Udinese?
“Considerare una partita agevole è sbagliato. Tutte le partite presentano difficoltà, l’insidia maggiore è non avere la capacità di esprimere tutto il potenziale. Se lo esprimiamo, è più facile vincere”
Impegni delle nazionali?
Do priorità a chi è stato qua durante la sosta. Milik e Zielinski hanno recuperato, ma dobbiamo considerare i viaggi e valutare il grado di affaticamento. Ospina è arrivato ieri, Diawara oggi”.
“Priorità all’Udinese, i calciatori ne sono consapevoli. Se facciamo bene con l’Udinese prepariamo meglio la partita con il PSG. Non c’è nessun disturbo riguardo mercoledì”
Insigne recuperabile a Parigi?
“Pensiamo di sì”
“Ci sono stati cambiamenti in questo periodo, alcuni ancora si devono adattare. Ci sono calciatori che hanno margini di miglioramento notevoli”.
Mentalità?
“Vorrei avere un gruppo che ha personalità, la mentalità si costruisce con partite come quella con il Liverpool. La partita l’hanno giocata i calciatori, si sono dati consapevolezza da soli”.
È difficile giudicare se stessi, quello che ricevo da questo ambiente è motivazione. Mi trovo a mio agio, c’è entusiasmo e c’è passione. Avevo scelto la città per questi motivi, sono stati confermati”.
Udinese?
“Ha un’identità precisa e difende in modo organizzato. Lasagna è pericoloso, sono le cose che abbiamo pensato e che penseremo per preparare bene la strategia”.
Quanto mi sento coinvolto?
“Se potessi essere testimonial della città ne sarei orgoglioso. Mi piacerebbe avere la cittadinanza. È una città bellissima e solare, stamattina facevo il calcolo del periodo all’estero. In 5 anni all’estero sembrava di vivere al coperto”.
Mertens?
“Ha margini di crescita, è arrivato qua per ultimo. Sta migliorando, mi aspetto continuità. Mi piacerebbe che lui e Milik esprimessero tutto quello che hanno fatto vedere anche dall’inizio”.
Metamorfosi di Hamsik?
“È compiuta. Ha avuto tempo per abituarsi, è nella sua natura. È un problema mentale, è talmente intelligente che non ha bisogno di adattamento”
Ghoulam e Meret?
“Il primo deve recuperare la condizione fisica e l’abitudine a giocare con gli altri, ci sta lavorando da dieci giorni. L’importante è che continui così. Meret ha l’ok dal punto di vista medico, ora sta iniziando a fare le partitelle. È una questione molto breve, lo valuterò io”.
La dieci del Napoli?
“Non so, sapete meglio di me cosa ha rappresentato Maradona, bisognerebbe chiedere a lui”
Barella?
“È molto più forte di un giovane Ancelotti, è da Napoli!”
Dal nostro inviato al centro tecnico di Castel Volturno, Gennaro Arpaia