Koulibaly il nuovo leader: il Napoli si affida a lui nell’inferno del Marakana

«Rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nulla. Da bambino sognavo di giocare partite così». Kalidou Koulibaly traccia la strada del suo Napoli. Suo, perché ormai il centrale franco-senegalese non è più il giovane di belle speranze, ma un veterano pronto a dire la sua in campo e fuori. Da promessa a certezza, da gregario a leader. Ha studiato bene con Albiol nell’ultimo triennio specializzandosi nel reparto e trasformandosi in uno dei centrali migliori al mondo. Ancora una volta, il Napoli potrà contare su di lui: troppo ghiotta l’occasione di lavorare con Carlo Ancelotti in azzurro per poter dire si alle sirene estere, seppur importanti. Tutti vogliono Kalidou: dalla Premier ci provano con insistenza da diverse stagioni, in Liga i top club vorrebbero accaparrarselo, ma alla fine De Laurentiis se lo tiene stretto e coccola, allungandogli anche il contratto con un ingaggio importante per la società azzurra.

Con l’allenatore di Reggiolo è sicuramente cambiata la gestione del gruppo napoletano: niente più titolarissimi, un turnover che nasce dalle scelte del tecnico, la voglia di mandare in campo sempre la formazione migliore. Eppure, se un inamovibile c’è, risponde proprio al nome di Koulibaly. Nei primi 360 minuti ufficiali della nuova stagione, il centrale napoletano non è mai stato lontano dal campo, prima a fare coppia con Albiol e poi con Maksimovic, in occasione dell’ultima gara di campionato contro la Fiorentina. Anche stasera non ci saranno dubbi: per Carlo Ancelotti, Kalidou è tra i pochi intoccabili del gruppo azzurro, elemento fondamentale della spina dorsale azzurra che ci ha tenuto a confermare al momento della firma con il club.

Nella notte di Belgrado e nell’inferno del Marakana, il Napoli di Ancelotti si affiderà quindi anche a lui. Tra i più esperti in Champions e in campo internazionale, ormai Koulibaly è pronto a raccogliere l’eredità di Albiol come leader del reparto azzurro. Perso Reina, alle sue spalle ci sarà l’altro ispanico Ospina, ma il ruolo del franco-senegalese sarà di centrale importanza per la solidità del gruppo napoletano in una trasferta difficile come quella serba. Non prendere gol sarà il primo diktat della serata e per tenere immacolata la porta azzurra servirà il miglior Koulibaly. Voglioso di grande riscatto dopo i troppi gol incassati in questo avvio di stagione.

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