San Lorenzo e la stella che a Napoli non è più caduta

La notte del 10 agosto, quella di San Lorenzo, è ideale per osservare le stelle cadenti. Fortunato, si dice, chi riesce a coglierle: eppure la vita di chi non riesce non finisce di certo. Vorrebbero beccarle sicuramente i tifosi del Napoli e se il desiderio fosse dedicato alla propria squadra del cuore saremmo già certi di conoscerlo.

Cavani al Napoli sarebbe stata la stella cadente che ogni supporter partenopeo avrebbe desiderato. Quella stella che fino ad oggi non è caduta e, molto probabilmente, non cadrà, almeno per quest’estate, nonostante le notti seguenti quella di San Lorenzo siano considerate ancora utili per cogliere quei frammenti meteorici di roccia.

La stella di Cavani non è caduta ma il Napoli continuerà a vivere, senza alcun dubbio. Ci sono stelle che in passato sono approdate all’ombra del Vesuvio e che nel corso degli anni hanno ampliato la propria luce, abbagliando a tratti tutta la tifoseria azzurra.

Carlo Ancelotti potrà contare su Dries Mertens scoperto centravanti da Maurizio Sarri ma anche, e soprattutto su Arkadiusz Milik che attende di poter dimostrare il suo bagliore. Così come Simone Verdi, ma pure Roberto Inglese. In più quella che brilla più di tutte, Lorenzo Insigne (Un caso che si chiami proprio Lorenzo?). Perché la sua luce è nata e si è costruita qui. La luce nascente di Ounas e quella più che affermata di Callejon.

Dalla stella alle stelle, insomma. Perché l’attacco del Napoli brilla più che mai nonostante la mancata caduta della cometa Cavani.

 

 

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