Primi sprazzi del Napoli di Ancelotti: il gioco degli azzurri aiuta a dimenticare… anche Cavani

Eppur si muove. In una catasta di cose da fare, ordinare, sistemare. In un polverone di polemiche e speranze e contestazione e presunte fake news, c’è il rischio concreto di perder d’occhio la reale notizia. Cioè che il Napoli si allena ormai da tredici giorni a Dimaro, che ha battuto 4-0 il Gozzano e ha bissato 5-1 con il Carpi. Reti di Allan, Inglese, Callejon, Verdi e Vinicius. Volti vecchi e nuovi e un’incognita ancora da decifrare.

Sì, è questa la notizia, che un po’ si perde tra gli attacchi di De Laurentiis, gli attacchi a De Laurentiis, Cavani, Cavani e ancora Cavani. Facile che qualcuno perda d’occhio le faccende di campo, domandandosi cosa stia effettivamente facendo Ancelotti e come giocherà il suo Napoli. Oltre alla pantera sulla discussa casacca, qualcosa di nuovo s’è visto. Tipo le combinazioni da albero di Natale, con le ali che si stringono e Insigne e compagni di reparto che s’accentrano. Vie centrali, insomma. E intanto si vedono sprazzi di Inglese, il solito Allan, un Callejon rinato dopo i mugugni di queste prime due settimane di ritiro.

C’è tanto, tantissimo di buono in questo Napoli Ancelottiano. Non tutto, perché se così non fosse il ritiro sarebbe – effettivamente – una perdita di tempo. Il Napoli sembrerebbe a buon punto: si muove, progetta, costruisce. Forse c’è da dar ragione a De Laurentiis quando chiede di porre l’attenzione sugli elementi a disposizione e meno su quelli che non sono del Napoli. Ed è vero che – di contro – qualche incompletezza c’è. Ma oggi, almeno oggi, i tifosi possono dormire senza il pensiero di Cavani, quel tarlo fisso che ne affolla le notti. Oggi c’è qualcos’altro a cui pensare, qualcosa che riguardi prettamente il calcio giocato.

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