Maurizio Sarri, dagli Azzurri ai Blues: un addio che sa di arrivederci

Il giorno tanto atteso è arrivato ed è già passato. Maurizio Sarri è ufficialmente il nuovo allenatore del Chelsea. Sorpresa, gioia, ma anche sconcerto tra i tifosi dei Blues, alcuni dei quali molto scettici sul toscano proveniente da Napoli. “Ho bisogno di un po’ di tempo per farmi apprezzare” disse a Dimaro nell’estate di tre anni fa. Così è stato, così sarà. Con lui uno dei suoi fedelissimi, Jorginho. Con lui, una vecchia conoscenza che potrebbe raggiungerlo presto a Londra: Gonzalo Higuain.

DAGLI AZZURRI AI BLUES, DA NAPOLI A LONDRA
Dagli azzurri ai blues, da Napoli a Londra. A portare avanti una rivoluzione che fino a poco tempo fa era dei tifosi partenopei. Cosa rimarrà di Sarri al Napoli e ai sostenitori azzurri nel prossimo futuro? Probabilmente poco sul campo, ma molto nel cuore. Il famoso ‘bel gioco’, la forza di un gruppo, i passaggi di prima intenzione, le vittorie, le sconfitte.

È vero, i trofei non sono arrivati, non si ricorderanno quelli, ma ricorderanno questa squadra, la gioia dopo ogni vittoria, il rammarico dopo ogni sconfitta e il vuoto nel cuore dopo l’addio di Maurizio Sarri. Che sia a Napoli o a mille chilometri di distanza, nulla potrà sminuire quanto fatto dall’allenatore: a volte il calcio va oltre i titoli, oltre le coppe alzate al cielo, oltre i trofei esposti in bacheca. L’addio di Sarri chiude un ciclo durato 3 anni, periodo magico per il Napoli, resosi fautore di una crescita esponenziale, macinando record su record, guadagnandosi ammirazione in Italia e in Europa. Sfortunatamente, nulla di tutto ciò è bastato per portare a casa i risultati sperati. Sarri ci riproverà in terra straniera, ancora una volta: stesso gioco, pedine diverse, o quasi.

MAURIZIO SARRI E IL NAPOLI DEI RECORD
Il Napoli di Sarri, meglio conosciuto come il Napoli dei record. Alle direttive del tecnico toscano, gli azzurri hanno raggiunto il record di 91 punti in campionato, di cui 46 conquistati in trasferta. Dei ragazzi di Sarri è anche il primato per il minor numero di sconfitte in Serie A durante l’ultima stagione, che ammontano a 3, di cui una sola fuori casa; 27 le vittorie totali, 14 su terreno di gioco avversario. Record anche per la difesa azzurra: solo 29 i gol subiti dalla squadra di Sarri, il più basso dato relativo alla stagione 2017/2018.

Soddisfazioni anche a livello europeo, basti pensare che al momento il Napoli può vantare di una percentuale dell’88% di passaggi riusciti, gli azzurri sono secondi solo al Manchester City di Guardiola.

L’ADDIO: L’EREDITÀ DI MAURIZIO SARRI
Sarri lascia Napoli con tanto, molto in valigia. Lascia una squadra rivoluzionata, una piazza che sempre gli sarà riconoscente, ragazzi che sempre gli saranno grati per quanto aver appreso, sperimentato, vissuto nel gioco del calcio. Creatore, inventore, visionario.. così lo definiscono i tifosi nei loro messaggi di saluto. Solo così può essere definito un uomo che ha dato tutto per portare la sua squadra ai vertici, pur senza raggiungere la vetta. L’emozione, l’attaccamento, l’amore viscerale per il Napoli e per Napoli lo hanno tradito. Quei momenti in cui bisogna essere cinici, freddi, distaccati non sono appartenuti né a lui, né alla squadra, complici di essere fin troppo emotivi e psicologicamente fragili. Da qui la decisione di mollare la presa, separarsi dalla sua “creatura”, per il suo bene, ma soprattutto per quello della squadra. Quando hai dato tutto e sai di non poter dare più nulla. Un atto di amore, di coraggio, di consapevolezza.

UNA NUOVA AVVENTURA PER IL NAPOLI E PER SARRI
Sarri ha posto le basi, Ancelotti farà il resto. Un allenatore definitosi “aziendalista” è quello che serve ai fini dello sviluppo di una squadra che a detta di molti mancava della mentalità vincente dei campioni, di chi non si lascia intimorire da niente e da nessuno, di chi lotta e fila dritto non curandosi delle gesta del nemico. Un passo avanti per il Napoli, ma anche per Sarri, chiamato a confrontarsi con la Premier League. Un sogno che diventa realtà, una sfida magnifica quanto ardua, una lama a doppio taglio che potrebbe definitivamente consacrarlo quanto abbatterlo.

Separarsi per poi magari rincontrarsi, l’uno contro l’altra, l’inventore contro la sua creatura: Maurizio Sarri e il Napoli, strade separate ad un bivio, ma destinate a non lasciarsi mai.

A presto Comandante,
perchè non sarà mai un’addio,
ma solo un arrivederci.

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Angela Argenziano

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