La Gazzetta spiega come Allegri ha trovato l’antidoto e poi attacca: “Si difende così su una ripartenza?”

Sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ampia disamina di Napoli-Juventus e sui motivi che hanno portato al risultato finale di 0-1.

Ampio spazio dedicato alla modalità con cui Allegri ha imbrigliato la squadra di Sarri: “Allegri ha trovato l’antidoto al Napoli, qualcosa di simile a quanto sperimentato da Spalletti con l’Inter nello 0-0 di qualche tempo fa qui al San Paolo. Sistema reversibile a seconda delle fasi di possesso e non: 4-2-3-1 nel primo caso, con Matuidi largheggiante a sinistra; 4-4-1-1 nel secondo, con la fila di mezzo molto stretta e mobile per inibire il gioco di specchi e di triangoli dei sarriani. Il principio base era la densità: là, dove il Napoli palleggiava e cercava varchi per il suo «tiqui taca» ad alta velocità, c’erano di norma quattro cinque maglie gialle a ostruire e inibire. In fisica, e per spiegarlo in parole povere, la massa critica rappresenta la quantità che migliora la qualità, e questo è successo nel primo tempo al San Paolo: corposità juventina dalle parti del pallone quando la palla ce l’aveva il Napoli, ripartenze ben definite alla riconquista della sfera”.

Poi, entrando nel merito del gol della Juventus, duro attacco contro lo scarso livello di attenzione da parte della difesa azzurra: “A furia di correre a ritroso Koulibaly non si è accorto del buco lasciato da Mario Rui a sinistra, dove il furiosissimo Pipita si è infilato. Si difende così su una ripartenza? Mah”.

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