Minuto ventinove e poi cinquantanove. Due squilli, forti e decisi. Un tiro preciso e fulmineo dal limite, la zampata definitiva in spaccata. Gonzalo Higuain mette il timbro sulla gara del Louis II e stacca mezzo pass per la finalissima di Cardiff.
L’attesissimo match con il Monaco comincia con apprensione. Biancorossi pericolosi in avanti, miracoloso Buffon in più di un’occasione. Trentanove anni e non sentirli. Ma a far faville è l’argentino che con questa doppietta (la nona in stagione) fa sognare qualcosa in più di un ‘semplice’ scudetto.
E d’altronde il Pipita era stato acquistato proprio per questo: provare a vincere ciò che mancava. L’impresa che non era mai riuscita ad Antonio Conte – l’uomo della rinascita – e che aveva sfiorato due anni fa Max Allegri.
Novanta milioni in cambio della Champions. L’uomo in più per la Juve, il passo decisivo, quello che mancava, per la scalata europea. Quello per colmare il gap con le altre big. Dall’altro lato il Napoli, inerme dinanzi alla volontà del giocatore e al pagamento della clausola. Senza scelta, ma con un bottino ricco d’un tratto. E la storia che si ripete, come con Cavani.
L’occasione – in mancanza di fondi di tale portata – per rifondare parte della squadra, ringiovanendo un intero reparto e acquistando i campioni del futuro. Chi ci ha perso? Di certo il guadagno è stato reciproco, ma tornando a poche ore fa la risposta potrebbe essere diversa.
Meglio una finale di Champions o incassare 90 milioni? Ad occhio e croce l’una non escluderebbe l’altra. Se si pensa ai circa 80 milioni ottenuti l’anno scorso dal Real Madrid in seguito alla partecipazione alla competizione europea. Ma, al di là di calcoli puramente matematici, la risposta dei tifosi non è tanto difficile da immaginare…