Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha parlato nella consueta conferenza stampa prevista dal cerimoniere Uefa prima delle partite di Champions League.
Che partita ti aspetti domani sera?
“La partita decisiva sarà con ogni probabilità la prossima a Lisbona. Domani sarà una partita difficile, la Dinamo non è stata molto fortunata, ma da luglio in poi ha perso una sola volta tra campionato e coppa. Sarà dura, dobbiamo fare risultato ma non dobbiamo concentrarci solo sul risultato, dobbiamo pensare alla prestazione altrimenti ci innervosiremo”.
Gabbiadini è pronto?
“Ha ripreso ieri ad allenarsi con i compagni, ho altri due allenamenti per capire le sue condizioni. Vediamo un attimo”.
Come sta Albiol?
“Ha fatto più allenamenti, è un passo in avanti, l’altro ieri ha lavorato in maniera brillante. Vediamo se può essere preso in considerazione”.
Qual è l’insidia che ti preoccupa di più?
“Gli ucraini fanno risultato in trasferta con grande continuità, hanno qualità tecniche di ottimo livello, sono una squadra difficile da affrontare. Serve grande lucidità da parte nostra e non dobbiamo sottovalutarli”.
Diawara sta facendo bene, giocherà domani?
“La scelta di Diawara non dipende solo da lui, ma anche dagli altri componenti del reparto che deciderò di schierare”.
Il secondo tempo di Udine hai visto il Napoli più vicino alle tue idee?
“Dal punto di vista del gioco e delle prestazioni questa squadra non è mai morta. Ovviamente se a questo aggiungiamo i risultati sembra tutto più bello. Abbiamo stranamente sofferto a causa di alcuni errori, talvolta provocati dalla sfortuna talvolta cercati da noi. Per fortuna i ragazzi hanno continuato a lavorare bene”.
24 gol fatti l’anno scorso, 23 quest’anno.
“Mi confermi quello che io sto dicendo. Noi dobbiamo lavorare molto sulla fase difensiva, prendere 3-4 gol in meno ci avrebbe regalato qualche punto in più. È vero che alcuni errori sono stati gratuiti e non di squadra, ora dobbiamo migliorare tanto da questo punto di vista”.
Si può rimediare all’errore?
“Sì, ma poi ci sono situazioni come quelle di Torino dove la palla cade sui piedi dell’avversario ad altezza dischetto e non puoi fare più niente per evitare il gol”.
Come giudichi la fase offensiva?
“A Udine siamo stati facilitati da un gol trovato all’inizio della ripresa, ma a livello di impostazione avevamo fatto anche un ottimo primo tempo, tranne che nei 20 metri finali dove non cercavamo la profondità”.
Cosa temi della Dinamo, Yarmolenko in primis?
“Non solo lui, hanno un centrocampo molto forte in cui abbinano qualità e quantità. Yarmolenko è solo una ciliegina importante, poi ci sono anche tanti giovani forti”.