Piotr Zielinski, giocatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai colleghi polacchi di sportowefakty, durante il ritiro della sua nazionale. Ecco le sue dichiarazioni:
Liverpool – “Ci sono stati dei colloqui, ma non non sono andati a buon fine. Ma sono contento di essere un giocatore del Napoli, è una delle migliori squadre in cui potevo andare a 22 anni. Giocherò la Champions e guardando lo stile di gioco del Napoli e le mi caratteristiche, non avrei potuto scegliere di meglio”.
Clausola da 65 milioni di euro – “Impressionante. Il Napoli si aspetta che giochi bene, se lo farà una squadra potrà offrire quella cifra”.
Acquisto da 20 milioni – “È una bella sensazione quando qualcuno ti paga così tanto, ma provo a non pensarci per non avere troppe pressioni. A quanto pare ho avuto una stagione di grande successo. Questo non ha prezzo”.
Sarri – “Mi voleva sin da gennaio, ma ho voluto finire la stagione ad Empoli. Quando ci siamo incontrati in estate, l’allenatore mi ha abbracciato calorosamente e ha detto che non vedeva l’ora di ritrovarmi dato che sarei potuto arrivare prima a Napoli. Sarri apprezza le mie capacità, è un grande allenatore e sono contento di poter lavorare di nuovo con lui”.
Concorrenza a centrocampo – “Il Napoli è una squadra top. Sono una riserva, ma sto qui solo da un mese. Abbiamo tre competizioni, ci sarà spazio. Credo nelle mie capacità. Hamsik è uno dei migliori centrocampisti del campionato italiano. Allan è un giocatore di primo piano nella squadra. Devo lavorare in allenamento e sfruttare le opportunità. Non sono preoccupato. Credo che nel corso del tempo potrò diventare anche io un titolare”.
Napoli – “Sarà facile ambientarmi, conosco già lo staff. Ho accettato subito, questa squadra è perfetta per me ed il mio stile di gioco. Si gioca un calcio tecnico”.
Città – Giocatori derubati? Spero non capiti anche a me, ma non ho paura di camminare per Napoli, bisogna godersi la vita e non nascondersi a casa. Spesso, con amici e la fidanzata, sono uscito a cena fuori con Milik. A fine serata il cameriere non voleva farci pagare”.