E sono quindici. Quindici splendide perle stagionali in campionato, cinquanta in maglia azzurra in due stagioni, collezionate con la calma di chi sa aspettare il proprio momento e superare ogni difficoltà rispondendo sul campo, perché nato per essere un grandissimo campione. Da quel 27 luglio 2013 ne è passata di acqua sotto i ponti: la delusione e l’amarezza di aver venduto un idolo ed un fuoriclasse come Cavani è stata subito sostituita dalla grande curiosità di vedere al “San Paolo” un argentino, che nei successivi due anni ha fatto le fortune del club di De Laurentiis.
L’avventura all’ombra del Vesuvio di Gonzalo Higuain si conferma ogni giorno intensa, impegnativa, forte. E forse lo immaginava già quando decise di lasciare il Real Madrid per sposare il progetto del club azzurro ma non così tanto. Perché Napoli è una piazza umorale, perché la crescita del team in questo momento deve essere costante e repentina e non si può sbagliare perché ogni errore può essere fatale. Ce ne sono stati di alti e bassi in queste due stagioni: dall’eliminazione dal girone di Champions con 12 punti fino al fallimentare play off contro l’Atletico Bilbao, passando per i ko contro le piccole ed i passi falsi in casa ma Gonzalo non si è mai fermato, conscio di essere tra i leader di una squadra che ha bisogno di punti di riferimento.
Ormai lo conosciamo: appena sbaglia in campo, nei suoi occhi appare il fuoco del riscatto: prende palla, cerca il tiro continuando sempre però sacrificarsi per squadra e compagni. E’ deluso alle sostituzioni e pretende sempre tanto, forse troppo da se stesso: quando però è in forma perfetta e gli avversari gli concedono i giusti spazi, sa dare davvero il massimo, incantando i presenti e meritandosi la standing ovation del “San Paolo”. E’ proprio ciò che è successo ieri sera contro la Sampdoria, quando si è reso protagonista di una splendida doppietta ma in particolar modo di una rete, la prima, davvero straordinaria, sugellando una prestazione da voto altissimo in pagella. Con le due marcature di ieri, il Pipita sale a quota 26 stagionali e 15 in serie A, a sole tre reti dal capocannoniere Tevez.
Il rush finale è nel suo momento clue tra scalata in campionato e semifinali di Europa League e non si può rallentare il passo. Con questo Higuain però, davvero nulla è precluso al Napoli: classe, carattere, tecnica, versatilità, sacrificio e grande intelligenza tattica insieme a grappoli di reti, perché insieme si può arrivare davvero lontano.
Alessia Bartiromo
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