Amarezza e rimpianti nei titoli di coda della gara dell’Olimpico. Novanta minuti come trampolino per una risalita in classifica dopo tante battute d’arresto mutati nell’ennesimo tonfo, l’ennesimo incidente di percorso pronto a ridimensionare i piani partenopei nel campionato in corso. Una gara dove le note dolenti hanno, comunque, preso il sopravvento ma che ha mostrato alcuni sprazzi convincenti, tanto da poter additare anche ad una dea bendata non proprio accondiscendente l’esito della gara. Sprazzi di ottimo Napoli che hanno avuto un’unica guida, l’unico a crederci dal primo al novantesimo non tirando mai indietro la gamba: Dries Mertens è il migliore in campo di questo Roma – Napoli.
Moto perpetuo – Il folletto di Leuven ha sciorinato tutta la sua forma smagliante. Reattivo, rapido, guizzante, sempre pronto a creare scompiglio nella retroguardia di Rudi Garcia, costantemente in grado di saltare l’uomo, di cercare il lampo in grado di cambiare il volto della gara sua e dei propri compagni. Soluzioni individuali e assist invitanti, l’ex ala del Psv ci ha provato fino alla fine confezionato occasioni a ripetizione e battendo a rete variando tutto il suo repertorio. Un predicatore nel deserto poco supportato da un gruppo che nel momento della verità ha tirato i remi in barca.