“Alla fine della fase a gironi di Europa League ho avuto un problema al polpaccio. A volte facevo fatica persino a camminare”. E’ stato lo stesso Gokhan Inler, in un’intervista concessa agli svizzeri di Bluewin (Clicca qui per leggere), a spiegare i motivi del suo impiego altalenante da parte di Benitez, nella prima parte di stagione.
IL PEGGIO ALLE SPALLE – Ora Inler è guarito del tutto, e lo si è visto nelle ultime uscite in cui è venuto a mancare Gargano, a sua volta fermo per un infortunio muscolare. Il centrocampista svizzero, legatissimo ai colori azzurri (in passato ha rifiutato proposte economiche altissime pur di restare a Napoli), è finalmente salito in cattedra nel mese di marzo: “Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di un trasferimento, ma mi sono concentrato sempre solo sul mio lavoro. Anche quando ho giocato meno, il mio atteggiamento professionale non è cambiato. Per me conta solo il Napoli”. Ordine e geometrie in fase di possesso, contrasti e corsa, tanta, in fase difensiva: era questo il giocatore che serviva al Napoli, e che sembrava essere stato messo definitivamente in discussione dopo anni di azzurro vissuti sempre tra alti e bassi. Ora ha trovato continuità di prestazione e non vuole fermarsi: dopo la sosta, con il ritorno di Gargano, avrà un concorrente in più. Ma ora questo fa meno paura.
BASTA CON QUELLA STORIA – Uno dei problemi che Inler si è portato dietro nel corso degli anni è stato sicuramente il costo del cartellino. Troppo alto, secondo alcuni, per quanto poi ha dimostrato in campo. Ma all’epoca del suo trasferimento, lo svizzero era uno dei centrocampisti più cercati, non solo in Italia. La stessa Juventus avrebbe voluto portarlo a Torino prima di prendere Vidal. Per forza di cose quindi il giudizio nei confronti di Inler è stato spesso alterato dalle considerazioni riguardanti il suo costo. Ora anche questo non deve più rappresentare un problema: Inler ha ancora un anno di contratto, ma vuole dimostrare sul campo di essere un giocatore da Napoli. Proprio come fatto nell’ultimo mese.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano