“Ecco svelato il motivo del rifiuto di Kramer: la città non ha colpe. Mercato del Napoli? Si deve partire da una premessa”

Stefano Caira, agente Fifa e intermediario nell’operazione che avrebbe dovuto portare Kramer al Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc: “L’Italia non ha più il fascino di una volta, è la realtà e purtroppo è inutile dibattere o piangersi addosso, è necessario cominciare a fare qualcosa di concreto. Kramer non è più venuto a Napoli perché il ragazzo, da un interesse fortissimo iniziale, dopo il Mondiale ha preferito aspettare. L’interesse c’è stato, il Napoli ha lasciato i suoi tempi al calciatore e al procuratore che ha portato in Brasile la proposta del club azzurro. È tornato con l’interesse del calciatore per cui l’operazione si stava incamminando verso il giusto binario. Poi, la finale del Mondiale e l’euforia hanno fatto sì che Kramer si prendesse altro tempo. Il calciatore non voleva mettersi contro il Leverkusen, in Germania non basta solo il consenso, ma la squadra che ha in prestito il calciatore deve essere rimborsata quindi c’era da trovare un accordo tra Leverkusen e Monchengladbach. Kramer voleva che le cose andassero lisce e che il Leverkusen lo chiamasse per dirgli: “Ti abbiamo venduto al Napoli”. Non è assolutamente vero che non volesse venire a Napoli per la città, lo smentisco categoricamente. Non ha mai avuto alcuna riserva nei confronti della piazza Napoli”

UN GIUDIZIO SUL MERCATO – “L’Italia non attira più e questo è il concetto dal quale bisogna partire. È diventato difficile fare mercato, gli affari si fanno solo in particolari situazioni o da parte di club che hanno la potenzialità economica per poter investire. Dover concludere operazioni con la formula del prestito a cifre importanti diventa difficile”

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