Un Napoli sempre più internazionale si prepara a rinfozare la sua colonia spagnola

Inutile negarlo: da quando Rafa Benitez è approdato sotto l’ombra del Vesuvio la scorsa stagione, il Napoli ha assunto un’aria sempre più internazionale. Sicuramente un gran bene, considerando che punta ad imporsi sempre più in Champions ed Europa League, fino al tanto agognato salto di qualità nel campionato italiano con la conquista dello Scudetto. Tutti obiettivi molto complessi da raggiungere ma non impossibili, ancor più per un organico che ormai si conosce, che ha imparato a comprendere le complessità della nostra serie A e che sarà rinforzato da pedine che si sposeranno perfettamente con l’idea di gioco del tecnico e del club stesso.

Andando ad analizzare la rosa sotto l’ombra del Vesuvio, si riscontrano le nazionalità più disparate: c’è l’algerino Ghoulam, il belga Mertens, il colombiano Zuniga, gli argentini Higuain, Fernandez ed Andujar, gli italianissimi Maggio, Mesto, Colombo, Jorginho ed Insigne, i brasiliani Rafael ed Henrique, i francesi Réveillère e Koulibaly fino al clan degli svizzeri Behrami, Dzemaili ed Inler, la Slovacchia di Hamsik e la Macedonia di Pandev solo per citarne alcuni. Poi ci sono loro, gli splendidi spagnoli, dal carattere forte e dalla grinta da vendere. Diversi tra loro ma accumunati dalla stessa stoffa da leader che tanto piace proprio a Benitez.

LEADER DELLA DIFESA.  Se il reparto più arretrato ha dormito sogni tranquilli non è stato solo per merito di un altro spagnolo come Pepe Reina, ormai emigrato in Inghilterra, ma anche di un perno inamovibile quale Raul Albiol. Classe, esperienza, qualità, continuità e carattere a servizio della squadra ed i compagni, che lo hanno eletto tra i migliori giocatori in assoluto della rosa sotto l’ombra del Vesuvio.  Una pedina alla quale Benitez non può mai rinunciare, lasciandogli disputare quasi tutte le gare stagionali. Da record e da standing ovation.

UN SETTE DA IMPAZZIRE. Se un tempo il numero sette era del Pocho Lavezzi, dallo scorso anno è sinonimo di Josè Maria Callejon. Un nome, una garanzia. Ogni parola non basterebbe mai a descrivere la completezza dell’ala azzurra, uno degli acquisti più indovinati della gestione Benitez, insieme al compagno di reparto Mertens. Assist al bacio, conclusioni da sogno, eurogol e tanta continuità e precisione: queste le armi vincenti dello spagnolo, che porta in alto il nome degli iberici in giro per il Mondo. Avrebbe fatto comodo alla Roja di Del Bosque che chissà, probabilmente visto il flop brasiliano, si sarà sicuramente pentito di non averlo convocato. Meglio: adesso è già pronto a Castel Volturno e fa faville anche in allenamento.

DALLO SWANSEA CON FURORE. Il mercato estivo però, potrebbe portare quanto prima sotto l’ombra del Vesuvio un altro fuoriclasse spagnolo: si tratta di Michu, formidabile talento in forza allo Swansea ed ad un passo dal Napoli. Curriculum ineccepibile, esperienza e qualità da vendere, sarebbe il perfetto vice Higuain, che già fa impazzire i tifosi che ben lo conoscono e sognano ad occhi aperti con i video dei suoi goal. Insomma, la colonia spagnola a Napoli sta per diventare ancora più ricca: perché, come ci ha insegnato proprio Don Rafè, tra Napoli e la Spagna c’è un legame indissolubile. Sin prisa y sin pausa.

Alessia Bartiromo
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