La favola Belgio si ferma ai quarti, Mertens entra solo nella ripresa

La favola del Belgio si ferma ai quarti di finale. Complice una buona Argentina, una delle migliori nazionali ammirate ai Mondiali brasiliani torna a casa anticipatamente dopo aver sfoggiato grandi numeri e notevoli individualità. Non ci meraviglieremmo se ai prossimi Europei che si disputeranno tra due anni in Francia, la squadra guidata da Wilmots si ritaglierà un posto tra le sicure protagoniste.

Sfida un pò bloccata, complice forse l’orario di gioco. L’Argentina la spunta con il ritorno al gol di Gonzalo Higuaín, lesto a sfruttare una palla vagante in aerea belga e pronto a far partire un destro che si insacca alle spalle dell’incolpevole portiere Courtois. Il Belgio prova a raddrizzare la partita senza successo, vani i tentativi di Van Buyten e compagni. Quest’ultimo schierato addirittura come punta centrale nell’ultima parte del secondo tempo, allo scopo di trovare una sponda di testa.

Non è stato protagonista il napoletano Mertens. Tardo forse il suo ingresso in campo a metà del secondo tempo quando ormai la partita spirava verso la conclusione, le forze venivano meno e l’Argentina alzava le barricate. In aggiunta gli uomini di Wilmots si intestardivano nei lanci lunghi (mossa sicuramente dettata dal proprio allenatore) tagliando completamente fuori dal gioco Dries, largo sulla sinistra dell’attacco e con poche occasioni di mettersi in mostra. Eppure il folletto fiammingo ci ha provato a ravvivare la partita, prima con una punizione che termina malamente sul fondo, quindi con una pregevole imbeccata per Lukaku in area di rigore albiceleste. Illuminante Mertens, bravissimo l’attaccante di colore a difendere il pallone con il corpo, ma non altrettanto a mettere in mezzo o a tentare la conclusione personale. Svanisce quindi quest’ultima opportunità ed è l’Argentina a passare il turno, arrivando in semifinale dopo 24 anni.

Un Mondiale da assoluto protagonista per l’azzurro Dries. Un gol segnato nella prima uscita contro l’Algeria di Ghoulam da subentrante, quindi due ottime prestazioni contro Russia e Korea. Peccato che il tecnico belga non lo veda sempre come titolare fisso, ma capace (come del resto Benitez spesso) di subentrare e cambiare le sorti della gara in corso.

Un altro giocatore azzurro termina quindi la sua esperienza Mondiale e sarà presto nuovamente agli ordini di Benitez per la nuova stagione azzurra. Probabile che il folletto fiammingo si aggreghi o negli ultimi giorni di Dimaro (fine luglio) o ai primi di agosto e quindi direttamente a Napoli.

Antonio Picarelli

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