Napoli-Verona, nello stadio deserto soltanto i cori dei bambini

La carica dei diecimila comincerà presto, almeno due ore prima della partita. Sono i bambini che gremiranno i distinti superiori dello Stadio San Paolo per dare il saluto agli azzurri orfani del proprio pubblico dopo i provvedimenti adottati all’indomani della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Cancelli aperti alle 18.45. “Ma siamo pronti per qualsiasi esigenza” fa sapere l’head of operation del Napoli Alessandro Formisano. Saranno centocinquanta le scuole coinvolte nel progetto “Napoli ama, ama il Napoli” organizzato dall’assessorato dalla scuola del Comune di Napoli che consentirà agli alunni delle scuole primarie e secondarie del capoluogo e della provincia di accedere allo stadio. Dopo aver fatto richiesta, ed aver inviato i moduli preposti, gli istituti hanno ricevuto biglietti nominativi per tutti i bambini che saranno accolti questa sera ai varchi dei distinti.

Ogni dieci ragazzi un accompagnatore adulto per quella che vuole essere una festa dello sport. Un week-end dedicato ai ragazzi che ha aperto le porte del San Paolo, tra l’allenamento di ieri e la partita di oggi, al tifo più bello di Napoli. Ogni scuola partecipante portetà allo stadio i proprio striscioni incentrati sui temi della pace e della non violenza della legalità e dell’accoglienza. Fu la Juve nel match contro l’Udinese nel novembre scorso ad organizzare per la prima volta una iniziativa del genere. In quella partita la curva chiusa per i cori contro i napoletani fu riempita da bambini delle scuole calcio del Piemonte.

Peccato che una bella idea fu macchiata dal solito coro becero che allo Juventus Stadium prende di mira il portiere avversario quando si appresta a rinviare il pallone. Un coro ultrà, che costo 5000 euro di ammenda, evidentemente mandato a memoria dai piccoli bianconeri e non zittito dagli accompagnatori che erano con loro. Un monito anche per gli adulti che saranno questa sera allo stadio. Quello di godere la partita ma di evitare anche che si ripetano episodi del genere per far si che questa partita sia soltanto una festa per pochi invitati, quelli più innocenti. Ma non solo bambini. Il San Paolo sarà aperto anche ai disabili accogliendo la richiesta di Carmine Montuori del gruppo “Senza limiti” e di altri operatori del settore socio sanitario.

Fonte: Il Mattino

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