Campione nello sport, eroe nella vita. Ecco l’incredibile gesto di Peppe Abbagnale…

Campioni nello sport, adesso eroi nella vita.Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa, ovvero un pezzo di storia del canottaggio italiano, hanno salvato un uomo di 84 anni che, questa mattina, è caduto nel lago di Varese e stava per annegare. L’episodio è avvenuto poco prima di mezzogiorno. L’anziano stava armeggiando sulla riva, quando ha perso l’equilibrio, cadendo nelle acque gelide. A quel punto l’uomo ha iniziato a urlare, chiedendo aiuto.

CAMPIONI ED EROI
Nelle loro bacheche, c’è buona parte della storia del canottaggio azzurro. Sette medaglie olimpiche (tre ori) ed undici titoli mondiali. Esempi di sport pulito e vincente e, da oggi, anche di coraggio, cuore e prontezza. Questa mattina, a Varese, Giuseppe Abbagnale e Rossano Galtarossa, dal novembre 2012 presidente e consigliere della Federazione Italiana Canottaggio, hanno partecipato al salvataggio di un uomo di 84 anni. A tirarlo fuori dalle fredde acque del lago, aiutandosi con dei legni, è stato il cuoco Cristian Latini.

Nelle vicinanze, all’interno dell’Hotel Mariuccia presso cui lavora Latini, Abbagnale e Galtarossa stavano partecipando a una riunione con le autorità locali per l’organizzazione del Mondiale Under 23, in programma a luglio, e, dopo aver sentito l’allarme, si sono precipitati sulla riva del lago in soccorso dell’anziano.

“SEMBRAVA MORTO”
“L’uomo sembrava morto: non respirava per niente e la sua faccia era diventata color viola – racconta Galtarossa -. Abbiamo chiamato i soccorsi quasi per formalità, convinti di non esser arrivati in tempo”. I due campioni, però, non si sono arresi. “Io ed il presidente abbiamo voluto tentare comunque un estremo salvataggio – prosegue il pluricampione padovano – Io ho praticato il massaggio cardiaco, Peppe (Abbagnale n.d.r.) gli teneva la testa e controllava il battito”.
“Quando lo abbiamo tirato fuori – ha detto il presidente della federcanottaggio – non si sentiva più il polso”.
Poi, lentamente, l’anziano ha ripreso a respirare. “Per agevolarlo lo abbiamo aiutato a espellere il liquido in eccesso – racconta ancora Galtarossa – è stata una reazione istintiva alla situazione. In altre situazioni di emergenza, mi ero limitato a chiamare il 118. E’ stato fondamentale non farsi prendere dal panico e provare a mettere in pratica quanto appreso negli anni scorsi leggendo un manuale di primo soccorso”. Campioni nello sport, campioni nella vita.

Fonte: Il Mattino

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