Morgan De Sanctis, un volto triste a Dimaro

De Sanctis

Il suo futuro contrattuale è in bilico ma la sua testa è già altrove. Questi primi giorni di ritiro a Dimaro per Morgan De Sanctis sono molto particolari. Lo si legge su quel volto che abbiamo imparato a conoscere solare e sorridente e che invece sembra essere triste e dimesso. I suoi allenamenti si limitano a chiacchierate e ad alcuni esercizi in compagnia del preparatore dei portieri Xavi Valero mentre gli altri tre Rafael, Sepe e Colombo si alternano nelle varie partitelle che Benitez fa disputare. Il pubblico presente sugli spalti del campo di allenamento capisce la situazione del Pirata e continua ad incitarlo e a tributargli il giusto affetto per un calciatore, e un uomo, che ha dato tanto alla maglia azzurra. L’acquisto del giovane Rafael la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha messo in discussione la sua presenza in maglia azzurra. Morgan si è visto sorpassato nelle gerarchie dal giovane brasiliano e in quel momento si è reso conto che forse era il momento di cambiare aria. Decisione scaturita nonostante il fatto che, sia la società con il Presidente De Laurentiis e poi Rafa Benitez, gli abbiano garantito che il numero uno sarebbe stato ancora lui. Ma qualcosa si è rotto e anche in maniera definitiva. Per lui prima l’interessamento, mai troppo forte, dell’Inter di Mazzarri e poi la Roma. I giallorossi, che hanno un bisogno impellente di un nuovo numero uno, stanno aspettando che il Napoli definisca la situazione con Julio Cesar per annunciare l’acquisto del portiere pescarese. Si, perché l’accordo tra Morgan e la Roma già c’è e i giallorossi hanno deciso di puntare tutto su di lui abbandonando le piste Viviano e Sorrentino. Un doppio affare legato ad un filo inscindibile: Julio Cesar al Napoli, De Sanctis alla Roma. I tentennamenti del portiere brasiliano, rispetto ai problemi sorti in questi ultimi giorni, non ha fatto cambiare idea a Morgan che ormai è deciso a lasciare la maglia azzurra.

E allora che si faccia presto. Non è giusto, sia sotto l’aspetto sportivo che su quello umano, trattenere un giocatore che si sente fuori dal progetto.

Quel progetto che ha aiutato a diventare forte e vincente.

In bocca al lupo Morgan grande numero uno e grande uomo.

Da Dimaro Roberto Longobardi

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