SPAZIO-ESTERO, EUROPA LEAGUE 2012 2013: Il trionfo del Chelsea all’ultimo respiro. Continua la maledizione del Benfica

Spazio-Europa League

EUROPA LEAGUE 2012 2013
FINALE
BENFICA v CHELSEA 1-2 
(68′ rig. Cardozo – 60′ Torres, 93′ Ivanovic)

 

 

E fu così che la maledizione di Bela Guttmann colpì ancora, e nel modo più cinico e spietato possibile. Il Chelsea vince l’Europa League 2012 2013, bissando il trionfo della scorsa stagione in Champions League, mentre il Benfica rimane schiavo della maledizione del suo ex-allenatore e perde la sua settima finale europea consecutiva.

Trionfa ancora una volta Benitez, che si dimostra ancora una volta un allenatore da “coppe”, andando a bersaglio per la terza volta in carriera e con tre squadre differenti. Prima la Coppa UEFA con il Valencia, poi la storica Champions League alla guida del Liverpool ed infine la vittoria in Europa League con i “blues” di Abramovich.

I londinesi passano per 2-1, in una partita che sembrava avviata ai supplementari dopo le reti di Torres (60′) ed il pareggio di Cardozo (68′) dagli undici metri. Ci ha pensato il colpo di testa di Ivanovic (93′) a far prendere l’ago della bilancia a favore dei suoi; proprio lui, grande assente della finale di Champions League della scorsa stagione ed oggi autore del gol partita, che regala vittoria e trofeo al Chelsea.

Eppure il Benfica non ha demeritato, anzi ai “punti” avrebbe meritato qualcosa di più, ma evidentemente il maggior tasso di esperienza e cinismo di Lampard e compagni hanno fatto la differenza. Purtroppo per il Benfica, ci si avvia ad una delle settimane più nere della propria storia, ove in due partite si è buttata via una stagione intera, potenzialmente straordinaria, con uno scudetto praticamente in banca ed una finale di Europa League tutta da giocare, ma che probabilmente troverà uno “zero” alla voce “trofei vinti”, dopo la sconfitta di Oporto e quella di stasera.

Colpa forse della mancanza di concretezza degli attaccanti lusitani, a volte troppo indecisi sotto rete, ma soprattutto su alcune indecisioni della difesa, che in occasione del primo gol del Chelsea, ha concesso decisamente troppo alla fisicità di Torres.  Fortuna ha voluto che all’indecisione della difesa lusitana corrispondesse la follia di Azpilicueta, che con un goffo fallo di mano provoca il calcio di rigore che Cardozo trasforma, riportando in gara il Benfica.

Poi, i fuochi pirotecnici dei minuti finali: prima lo stesso Cardozo impegna Cech che si supera con un grande intervento, risponde poi Lampard, che coglie una traversa con uno dei suoi proverbiali destri da fuori area. Come detto, il perfetto stacco di testa di Ivanovic sblocca definitivamente il match, ma a pochi secondi dal termine, Cardozo rischia il nuovo pareggio che avrebbe avuto del clamoroso.

Così non è stato, ed al triplice fischio di Kuipers (arbitraggio un pò troppo “liberale”, il suo) sono i tifosi del Chelsea a fare festa, mentre ai calciatori del Benfica e la sua frangia di tifoseria rimangono solo le lacrime per una finale persa all’ultimo respiro. Festa grande anche Benitez, allenatore troppo spesso criticato ma che può vantare adesso un palmares da far invidia a colleghi forse ingiustamente più considerati ed osannati di lui.

Chelsea che succede dunque all’Atletico Madrid nell’Albo d’Oro della competizione ed entra a far parte di quella ristretta schiera di formazioni che hanno conquistato, almeno una volta, tutti i trofei continentali. All’Europa League vinta stasera ed alla Champions League vinta la scorsa stagione, va infatti menzionato il trionfo di Coppa delle Coppe del 1998, nella finale di Kobenahvn, con la rete decisiva di Zola contro lo Stoccarda. Anche questi sono record, così come la “maldezione” di Guttmann che augurò alla sua ex squadra cento anni di insuccessi. Siamo arrivati già a 51 e più di mezza dozzina di finali già perse: non è che può bastare?

 

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