Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri è intervenuto a Sky Sport nel post partita del match contro il Bologna, commentando così la bellissima vittoria ed il secondo posto matematico con l’accesso diretto in Champions League. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli: “Ci godiamo questo traguardo eccezionale ed il record di punti, se vincessimo anche le prossime due gare demoliremmo persino il record di Maradona. Sono felicissimo di quanto stiamo vivendo, quest’anno è stato quasi perfetto. Quando si parte forte, con i favori del pronostico, arrivare solo dopo la Juventus è qualcosa di storico, non era per niente facile. Da quattro anni a questa parte il Napoli si sta superando sia in Italia che in Europa e merito è del presidente, dello staff e del gruppo di ragazzi che sto allenando, sono fantastici. L’incontro con De Laurentiis per il futuro? In parte ci possiamo già pensare ma abbiamo altre due gare da disputare e voglio giocare bene e vincere fino alla fine, dando spazio a chi non ne ha avuto tanto e lo merita. Aspettiamo la fine del campionato senza parlare prima troppo di me ma delle imprese dell’undici azzurro. Io parlo sempre con il patron, non ci sono assolutamente problemi a riguardo. Quelli alla fine della partita non erano abbracci d’addio, mi sono sentito di ringraziare tutta la mia squadra com’era doveroso fare. La mia scelta deriverà soprattutto da una mia valutazione personale e solo dopo poi dal progetto del club, devo essere carico ed avere stimoli continui, valuterò tutto con me stesso e poi lo riferirò. Cavani? E’ un alieno, cura il fisico, la mente, ha grandi doti caratteriali ed è cresciuto tantissimo sia umanamente che tecnicamente. Adesso davanti alla porta è davvero cinico e completo, con me ha lavorato tantissimo ed anche i compagni lo hanno aiutato giocando sempre per lui, tutti lo cercano e giustamente si esalta. Il salto di qualità verso lo scudetto? Per arrivare primi bisogna avere una squadra di super campioni che possa puntare a quel traguardo, è bello parlare sulla carta e di allenatori ma il dato di fatto sono solo i giocatori. Basta vedere la Juventus e prenderla da esempio”.
