Napoli, attento ai novecento secondi di fuoco del Milan!

cavanielshaMilan e Napoli, due squadre accomunate dagli stessi interessi di classifica, ma non solo. Due squadre separate da soli quattro punti in classifica,  ma con un rendimento per certi versi parallelo, pressappoco identico nell’arco di questa stagione.
A cominciare dal rendimento dei rispettivi attacchi, con i partenopei che possono vantare il secondo migliore attacco della Serie A, alle spalle della Juventus, con 57 reti; il Milan può invece contare su un patrimonio di 55 segnature, il quarto attacco del campionato, preceduto come detto da Juventus, Napoli ma anche dalla Fiorentina con 56 reti.

Anche i numeri che riguardano la difesa riflettono perfettamente le quattro lunghezze che intercorrono tra azzurri e rossoneri, e parlano della difesa del Napoli, sebbene continuamente vessata (in certe circostanze anche a giusta ragione) anche in questo caso la seconda del campionato, dietro la Juventus, “bucata” solo 29 volte; i rossoneri stavolta seguono a ruota con le loro 34 reti subite e quindi terza migliore difesa della Serie A.

Gli azzurri riescono ad essere più incisivi nella ripresa avendo segnato 33 reti (57,89%) contro le 24 del primo tempo, ma il dato che più risalta è la quantità di reti messe insieme sia nel quarto d’ora finale, 16 reti (28,07%)  sia nel quarto d’ora iniziale con 8 segnature (14,04%), a testimonianza di una certa lucidità fisica e mentale davanti alla porta avversaria, sia ad inizio che a fine gara.
Per quanto concerne le reti subite, gli uomini di Mazzarri distribuiscono abbastanza omogeneamente il passivo di 29 reti con i parziali di 16 gol subiti nella prima frazione di gara (55,17%) e 13 nella ripresa (44,83%), ma il preoccupante dato che emerge da questa statistica è la quantità di reti che il Napoli subisce a cavallo della fine delle due frazioni di gioco: 7 reti subite tre il 31′ ed il 45′ e addirittura 8 tra 76′ ed il 90′, per un totale di 15 reti subite che rappresentano il 51,72% del totale, vale a dire che il Napoli incassa oltre la metà dei gol prima del riposo, decisamente troppe.

I freddi numeri alla mano segnalano anche come il Milan, analogamente al Napoli riesca ad essere più prolifico nella seconda parte di gara, avendo messo a bersaglio ben 36 delle 55 reti complessive nel secondo tempo, ossia il 65,45% del computo totale, ma un dato ancora più eclatante è la percentuale altissima di reti segnate nell’ultimo quarto d’ora, ancora più alta rispetto a quella degli azzurri: sono addirittura 19 le reti segnate dai rossoneri dal 75′ al 90′ (34,55%) cioè più di un terzo della “dote” consegnata dagli attacchi rossoneri. In difesa, il bilancio è perfettamente in equilibrio, con le 34 reti al passivo perfettamente divise al 50% con 17 reti prese sia nel primo che nel secondo tempo.

Ricapitolando, il Napoli dovrà prestare notevole attenzione nel quarto d’ora finale, quei 900 secondi di fuoco nei quali il Milan è una macchina da reti e gli azzurri sono invece particolarmente vulnerabili.  Non inganni l’assenza di Balotelli, perchè paradossalmente il Milan riacquisterà, con la sua assenza, il potenziale di el Shaarawy, quest’ultimo a segno una sola volta, nel derby della Madonnina, da quando SuperMario ha (ri)messo piede a Milano.

Ma adesso via i numeri, bando alle ciance e lasciamo che il campo emani il suo verdetto, speriamo favorevole agli azzurri. Uscire indenni dal Meazza significherebbe stipulare una bella assicurazione sul secondo posto.

 

 

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