Vietato essere teneri, c’è in ballo la seconda piazza

C_3_Media_1638804_immagine_obigAbbandonare sentimentalismi che dagli spalti si potrebbero alimentare per focalizzare l’obiettivo dei tre punti. Ecco il discorso chiave che probabilmente Mazzarri farà ai suoi prima di scendere in campo stasera. Al di là del gemellaggio e della stima verso i genoani, il Napoli non può fare sconti, soprattutto in vista della sfida della prossima settimana a San Siro contro i rossoneri, ansiosi di rubare la seconda piazza proprio in occasione di quella gara, per cercare poi di distanziare gli azzurri da lì fino allo fine. No, non se lo può permettere questo Napoli, ancora troppo fragile sotto l’aspetto emotivo, e per questo non ancora perfettamente in grado di lanciare una sfida di muscoli e nervi ad un Milan che sembra rinato dopo la cura invernale di Balotelli, che ha sfilato la spada dalla roccia, rendendo liberi i rossoneri dal necessario apporto in fase realizzativa di El Sharaawy, facendo dimenticare le fasi alterne di Boateng e i troppi infortuni di una squadra con ancora qualche “senatore” di troppo.

Di mezzo un Genoa con l’acqua alla gola, con un attacco napoletano che grida vendetta verso una madre troppo impegnata verso gli altisonanti nomi sudamericani, dimenticandosi dei figli sparsi nelle terre liguri, da cui potrebbe venir fuori un Napoli targato NA che qualche tempo fa faceva impazzire il vulcanico presidente De Laurentiis. Ma oggi gli interessi sono altri, Borriello, Immobile e Floro Flores sembrano oramai proiettati verso compagini con ambizioni diverse, anche se qualcuno vedrebbe benissimo uno dei tre rubare il posto in panchina” a Calaiò per la prossima stagione. Prospettive non propriamente da professionista, ma la piazza Napoli è divenuta un traguardo anche per i giovani scugnizzi che non se la passano poi così tanto male, tant’è che accettare la panca non sarebbe un delitto.

Lo sarebbe invece non vincere oggi, considerando che qualche punticino in più in prospettiva della prossima gara-verità di San Siro, dando per scontato (che presuntuosi) che oggi il Milan “stecchi” la gara del Franchi, cadendo nella trappola Montelliana, sarebbe un vantaggio non da poco, soprattutto a livello di testa, per le labili menti dei calciatori azzurri, impegnati in uno sprint finale che, sulla carta, passate le prossime tre giornate, dovrebbe definire in maniera piuttosto chiara gli scenari di fine stagione. Oltre l’aspetto “che intenerisce il core” dovendo affrontare lo scontro fratricida contro i rossoblu, un’altro pericolo potrebbe venir fuori da un altro dei limiti del Napoli attuale, e cioè quello di cadere nella gabbia che il tecnico “prudente” di turno mette in atto quando si tratta di venirsela a giocare al San Paolo contro uomini del calibro di Cavani, Hamsik e soci.

Bloccare la gara con schemi difensivisti, barricate e gioco congelato nelle zone nevralgiche del campo, in primis le fasce, potrebbe rappresentare una situazione poco piacevole per  la pazienza di Mazzarri, che potrebbe tentare la carta Armero come variante impazzita sulla sinistra, al posto del gioco più fumoso di Zuniga, puntando sulla concretezza e la maggiore velocità di Pablo, forse più abile anche quando si tratta di crossare al centro. Insomma, evidenziati i punti cardine di una gara che nasconde insidie, l’analisi e le conseguenze che ne derivano dovrebbero far si che il Napoli oggi abbia piena conoscenza delle necessità per ovviare a questi pericoli. Niente sorprese, il professor Mazzarri è fin troppo preparato per non aver previsto tutte le possibilità, spetta ora all’equipe azzurra mettere in pratica le alchimie studiate in laboratorio. Via il kit del piccolo chimico, stasera si fa sul serio,

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